BALLOTTAGGI LECCO: ‘APPELLO’
VERSO L’APPARENTAMENTO
CON IL CANDIDATO GATTINONI?

rinaldo zanini

LECCO – Diciamo in premessa che si poteva definire un po’ il segreto di Pulcinella alla lecchese. Però ormai le voci, le indiscrezioni, le mezze verità si andavano sommando – fino ad arrivare alla quasi certezza che entro domenica, comunque in anticipo sulla scadenza formale per i famosi apparentamenti, Appello per Lecco dichiarerà il suo appoggio ufficiale al candidato del centrosinistra Mauro Gattinoni.

Lecco News ha realizzato una lunga intervista con Rinaldo Zanini,  presidente di Appello nonché capo della “delegazione trattante” tra la civica di Corrado Valsecchi e per l’appunto l’area che sostiene al ballottaggio l’ex direttore delle piccole medie imprese lecchesi.

Zanini è cauto ma fa capire, parla però non dichiara, racconta anche con dovizia senza dare il definitivo. Dopodiché, il cronista politico che da qualche decennio si trova a sguazzare nelle cose elettorali ricava, alla fine del colloquio, la sensazione che quegli aggettivi, le frasi a volte immaginifiche, quei non detti del responsabile dei colloqui con Gattinoni & C. portano a una sola conclusione: i 1.400 voti e oltre ricevuti da Appello al primo turno verranno messi a disposizione del candidato che il 4 e 5 ottobre sfiderà Peppino Ciresa in questa sorta di finalissima per la poltrona di sindaco.

Alle domande, anche a quelle non direttissime, l’uomo della trattativa risponde sempre con garbo – ma senza sbilanciarsi. Chiede “rispetto politico e condivisioni“, ammette che “Certo non ci siamo lasciati benissimo con il PD al momento della loro candidatura di Gattinoni, ma rimangono radici comuni con quel partito. Con loro abbiamo sempre avuto un rapporto abbastanza dialettico, forse a volte litigioso – ma quanto basta (a me) almeno per ‘fare il tifo’ da una parte; questo comunque in senso generale”.

Dunque, gli chiediamo, formalizzerete l’apparentamento con Gattinoni?
“Cè tempo, Non nego che sono in corso colloqui ma ancora nulla è stato definito, almeno fino a domani” (sabato, ndr).

Ci risulta che l’altroieri la vicesindaca Bonacina l’abbia chiamata per trattare l’apparentamento…
Zanini sorride. “Guardi, sono in atto colloqui diciamo così sequenziali, non c’è stato solo quello. Appello ha dichiarato in modo chiaro che parla senza problemi con chiunque garantisca il rispetto e la condivisione”.

Va bene. Ma venendo al dunque, secondo lei chi vince alla fine il ballottaggio?
(Ed ecco il passaggio-chiave): “Senta, la domanda è indiscreta e la risposta difficile… Non posso dire di sapere con certezza chi ce la farà, io personalmente (e ribadisco: a titolo personale) in quella sfida faccio il tifo per Gattinoni perché come detto ci sono delle radici comuni”.

Va bene, è molto chiaro. Ma per concludere, oggi come oggi quanta parte dei vostri 1.400 voti pensate di poter diciamo così orientare verso l’uno o l’altro dei candidati?
“Un tempo con i grandi partiti che erano dei veri e propri conglomerati, molto solidi e coesi, ogni indicazione data era simile a un ordine; oggi, e mi sembra che sia una buona cosa, si deve partire dalla condivisione delle idee e dei programmi. In ogni caso ritengo che per chiunque non sia facile spostare voti: diciamo che potrebbero essere relativamente pochi quelli che verranno ‘orientati’, non supereranno il 50 o forse il 60%“.

Fosse vero, fatti i conti 7-800 schede per Gattinoni potrebbero insomma arrivare dagli elettori di Appello per Lecco.
Basteranno?

Sandro Terrani

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