LECCO – Il 2022 si chiude con una notizia molto positiva per il territorio lecchese: la Regione Lombardia, la Provincia di Lecco e i Comuni di Malgrate, Perledo e Valmadrera hanno aderito all’Accordo di rilancio economico, sociale e territoriale (Arest) per il progetto Mil – Mobilità integrata lacuale, promosso dal Comune di Lecco, ente capofila.
Il progetto, avviato con il Tavolo di progettazione Ricerca e sviluppo del territorio del Seav Lecco (Servizio europeo d’area vasta), ha ottenuto l’ammissione della candidatura, ha superato tutte le fasi del bando Arest ed è giunto ora alla sua promozione.
L’Accordo verrà sottoscritto da tutti gli enti entro aprile 2023.
Complessivamente il progetto prevede un budget rimodulato di 3.513.244 euro: Regione Lombardia sosterrà spese pari al 50% del costo complessivo.
“Il Servizio europeo di area vasta ha promosso la concertazione territoriale per la predisposizione del progetto che ha come obiettivo l’incremento dell’attrattività turistica rivierasca del Lario orientale finalizzato all’aumento dell’occupazione, attraverso la nascita o il mantenimento di attività imprenditoriali di settore” commentano con soddisfazione la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni.
“La dimensione strategica economica di questi interventi si fonda sulla loro collocazione geografica, sulla finalità di connettersi con progetti già realizzati e di ‘cucire’ nei punti dove il gap strutturale o di servizi risulta evidente – continuano -. È davvero importante per il nostro territorio considerare le infrastrutture pubbliche quali hub per i flussi di visitatori e i servizi di accoglienza quale premessa fondamentale a supporto di una vocazione turistica moderna e organizzata. Grazie allo sforzo della Regione e alle sinergie con i privati, con la realizzazione di queste nuove opere riusciremo a destagionalizzare i flussi turistici, un fattore fondamentale e determinante per creare sviluppo economico”.
Descrizione del progetto
Il progetto si propone di attivare condizioni abilitanti per creare un contesto favorevole a supporto dello sviluppo economico; l’idea motrice del lavoro di co-progettazione tra amministrazioni e imprese territoriali si è articolata sulla costruzione di una vision turistica unitaria per promuovere da un lato il waterfront, in alcuni casi poco conosciuto e per alcune parti di difficile accesso/fruizione, e dall’altro una fruizione dei luoghi che diversifichi l’offerta (sportiva, di prossimità, enogastronomica, culturale).
Si tratta di interventi che si possono considerare sotto una duplice lente: come rigenerazione urbana, poiché intervengono su aree che necessitano di essere rivisitate in chiave turistica, e come potenziamento dei servizi di base, cosiddetti di “ultimo miglio” ovvero a completamento di un sistema integrato di mobilità e fruizione turistica.
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