ANZIANI, TEMPI LUNGHISSIMI
PER VISITE E INTERVENTI.
CGIL: “SI MUORE PER L’ATTESA”

LECCO – “Il problema era già grave, ma la pandemia ha peggiorato le cose. Si sono ulteriormente allungati, anche negli ospedali e negli ambulatori del nostro territorio, i tempi d’attesa per interventi chirurgici, visite ed esami specialistici. A patire i disagi maggiori, ancora una volta, sono gli anziani” è la denuncia del Sindacato Pensionati Italiani della CGIL Lecco, che chiede un rapido cambio di rotta.

Dall’emergenza Covid si rischia infatti di passare a un’altra emergenza, quella della difficoltà di accesso alle cure. Allo stesso modo i ritardi negli screening oncologici, particolarmente importanti in età avanzata, rischiano di causare centinaia di diagnosi rimandate, con conseguenze drammatiche. “I tempi d’attesa sono ormai lunghissimi e gli anziani sono i più penalizzati – spiega il segretario generale dello SPI CGIL di Lecco, Giuseppina Cogliardi -. Al contrario di diverse categorie di lavoratori infatti, i pensionati non possono contare sul welfare integrativo. Non hanno dunque alcun tipo di assicurazione sanitaria, che limiterebbe l’impatto economico delle cure private”.

“C’è dunque chi, pur di non attendere i tempi biblici della sanità pubblica per alcune prestazioni, ha preferito rinunciare anche a beni di prima necessità pur di potersi permettere una visita specialistica o un esame privato – racconta Cogliardi -. Altri, non senza ansia e timori, sono costretti ad attendere il loro turno mesi e mesi, sperando che la loro patologia non peggiori. Eppure, proprio soggetti fragili come i nostri nonni necessiterebbero, soprattutto in questa fase, di interventi chirurgici, visite ed esami in tempi celeri”.

“Gli anziani – la chiosa amara del segretario generale dello SPI di Lecco – dopo aver pagato più di tutti il prezzo della pandemia, ora rischiano di morire d’attesa. Questo è inaccettabile: viviamo un’emergenza e bisogna agire di conseguenza, il problema non si risolverà da sé”.