ANALISI PREZZI AL CONSUMO:
A LECCO L’INFLAZIONE SALE
PIÙ CHE IN TUTTA LA REGIONE

LECCO – Accelera l’inflazione a Lecco. Valori consistenti per entrambe le variazioni: mensile +1,7% e annuale +4,3%. A cura dell’Ufficio Statistica del Comune di Lecco una breve sintesi delle principali variazioni registrate nel mese di gennaio 2022 sulle variazioni dei prezzi al consumo a livello locale.

Premessa. Gli indici dei prezzi al consumo di Gennaio 2022 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Le modalità con le quali la situazione che si è venuta determinando è stata via via affrontata sono illustrate nella “Nota metodologica” del comunicato stampa diffuso il 22 gennaio 2022 dall’Istat.

La variazione mensile dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) al lordo dei tabacchi è in forte aumento e pari a +1,7% (+0,4% quella del mese di dicembre 2021 e +0,6% quella di gennaio 2021). L’indice raggiunge quota 107,3 (base è 2005=100) valore ormai in crescita ininterrotta dal dicembre del 2020 quando l’indice si attestava a 102,3; ad inizio 2021 l’indice era ancora prossimo al 103 e in questo ultimo anno nel corso dei mesi ha toccato quota 104, poi 105 per passare nel mese di analisi direttamente a 107.

Anche la variazione annuale è molto sostenuta (+4,3%). Da quando esiste la rilevazione dei prezzi a livello territoriale (anno 2005) valori così alti sono stati registrati solo nei mesi estivi del 2008 quando l’aumento dei prezzi rilevato nel mese di giugno rispetto all’anno precedente ha toccato i 4,4 punti percentuali.
La variazione annuale registrata nel mese di dicembre era pari a +3,1% e a gennaio dello scorso anno registrava una variazione di soli 0,3 punti percentuali. Da evidenziare che la variazione annuale è da imputare quasi esclusivamente alla componente energetica dei beni (+39,2%).

A livello nazionale la variazione congiunturale si attesta leggermente al di sotto di quella locale (+1,6%), ma quella tendenziale registra un aumento superiore di mezzo punto percentuale (+4,8%).

Raggiunge quota 108,3 l’indice nazionale e il differenziale con quello locale diminuisce di un decimo di punto e si attesta a 1.

La Componente di fondo, cioè l’indice generale al netto degli energetici e alimentari freschi registra le seguenti variazioni: +0,8% rispetto al mese di dicembre e +1,3% rispetto a gennaio 2021. Un anno fa le stesse erano rispettivamente le seguenti: +0,3%; +0,5%.

A livello nazionale la variazione mensile della componente di fondo è più contenuta (+0,4%), quella annuale leggermente più ampia (+1,5%).

Le variazioni medie lombarde sono leggermente inferiori al dato locale (+1,2%; +4,1%).

La variazione mensile più alta è da imputare al territorio locale, seguita da Como (+1,6%) e da Varese (+1,4%). Inferiori alla media lombarda, invece, le variazioni di Bergamo (+1%), Cremona e Lodi (entrambe +1,1%).

L’analisi delle variazioni annuali per i comuni capoluogo lombardi partecipanti alla rilevazione dei prezzi evidenzia valori superiori al 4% per quasi tutte le città: Pavia registra la maggiore crescita dei prezzi (+4,6%) e Cremona quella inferiore (+3,7%).

Analisi delle variazioni per frequenza d’acquisto
Tutte le variazioni (sia mensili che annuali) sono di segno più. Le maggiori sono quelle registrate dai beni e servizi classificati nella media frequenza d’acquisto e assumono valori del +2,3% rispetto al mese di dicembre e del +6,4% rispetto a gennaio dello scorso anno. Sono considerate media frequenza di acquisto le spese di abbigliamento, le tariffe per l’elettricità, l’acqua potabile e lo smaltimento rifiuti, i medicinali, i servizi medici e dentistici, i trasporti stradali, ferroviari marittimi e aerei, i servizi postali e telefonici, i servizi ricreativi e culturali, i pacchetti vacanze, i libri, gli alberghi e gli altri servizi di alloggio.

Particolarmente intensa (+3,6%) anche la variazione annuale dei prodotti appartenenti al paniere che hanno un’alta frequenza di acquisto. Fanno parte di questi beni e servizi i generi alimentari, le bevande alcoliche e analcoliche, i tabacchi, le spese per l’affitto, i beni non durevoli per la casa, i servizi per la pulizia e manutenzione della casa, i carburanti, i trasporti urbani, i giornali e i periodici, i servizi di ristorazione, le spese di assistenza.

Analisi delle variazioni per tipologia d prodotto
Anche nel mese di gennaio i Beni energetici sono quelli che contribuiscono in modo quasi assoluto all’aumento dei prezzi. La variazione congiunturale si attesta a poco meno di 10 punti percentuali e quella annuale raggiunge quasi il 40%.

Sempre più ampia la forbice tra l’indice dei Beni e quello dei Servizi (108,5 e 105,5%) con i primi che registrano una variazione rispetto al mese precedente del +2,6%.

Analisi delle variazioni per divisione di spesa
Sia a livello mensile che annuale quasi tutte le divisioni di spesa presentano variazioni positive piuttosto consistenti.

Nel dettaglio le maggiori variazioni congiunturali e tendenziali si registrano rispettivamente per Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (rispettivamente +8% e +20%; Mobili, articoli e servizi per la casa (+2,7% e 4,9%); Servizi ricettivi e di ristorazione (+2,4% e +4,8%); Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,9% e +2,1%). Tutte queste divisioni sono state interessate da un costante aumento di prezzi anche nei mesi precedenti.

Variazioni mensili negative per Comunicazioni (-0,4%) che segna una contrazione di oltre 5 punti a livello annuale; Trasporti (-0,3%) dove la variazione tendenziale è consistente e di segno più (+ 7,6%) e Servizi sanitari e spese per la salute (-0,2%) interessati da stabilità dei prezzi a livello annuale (-0,1%).

Di seguito le variazioni degli indici dei prezzi al consumo degli aggregati di prodotto che hanno avuto le maggiori variazioni in aumento e le maggiori variazioni in diminuzione rispetto al mese di dicembre 2021.