LECCO – Allagamenti e inondazioni sono divenute, negli ultimi anni, un problema concreto per il nostro territorio, soprattutto a causa dell’incremento dell’urbanizzazione e dei cambiamenti climatici che causano un incremento dell’intensità delle precipitazioni, capaci di portare a terra in poche ore la quantità di acqua normalmente attesa nell’arco di qualche giornata.
La gestione delle acque meteoriche è, normalmente, di competenza dei singoli Comuni ma, per far fronte in maniera innovativa ad una problematica che impatta tutto il territorio, i soci hanno dato incarico a Lario Reti Holding di predisporre le linee guida che ciascun Comune potrà poi adottare in autonomia per la stesura dei documenti di rischio idraulico. Il progetto rientra tra quelli finanziati con le risorse di Acel Service non confluite in Acsm-Agam nel corso della fusione del 2018.
“Il documento guida, di cui ogni Comune è chiamato a dotarsi a seguito del Regolamento Regionale 7 del 2017 sull’invarianza idraulica – spiega Vincenzo Lombardo, direttore generale di Lario Reti Holding – definisce le condizioni di rischio idraulico e le misure necessarie al controllo o alla riduzione di tale fattore, soprattutto in caso di nuove opere che portano ad un incremento dell’impermeabilizzazione del suolo causando, in caso di piogge, il deflusso di maggiori volumi di acqua in tempi minori. È un tema di attualità sempre maggiore e che diventa imprescindibile per una gestione sostenibile del territorio”.
Per lo sviluppo dell’attività, Lario Reti Holding ha avviato una partnership con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano (direttore prof. Alberto Guadagnini), che ha elaborato un progetto comprensivo delle attività necessarie a individuare gli standard a livello provinciale; creare un’applicazione che possa contenere le informazioni su reti, bacini e sottobacini necessarie alla stesura delle linee guida e che possa facilitare al contempo lo scambio di informazioni tra i Comuni e l’azienda; definire le
linee guida e fornire le informazioni necessarie per la stesura degli studi idrologici e idraulici dei Comuni.
“L’applicazione sviluppata – spiega Monica Riva, professore ordinario del Politecnico di Milano – è pensata flessibile, in modo da fornire i dati necessari per lo studio idraulicoidrologico del territorio provinciale, ed includere nuovi dati appena disponibili, favorendo così l’interazione e lo scambio di informazioni tra i diversi comuni e Lario Reti Holding. All’interno delle linee guida, verranno proposti diversi modelli per la determinazione delle relazioni tra deflussi superficiali e sotterranei, evidenziando l’impatto dell’incertezza associata alla predizione e guidando l’attività di monitoraggio”.
Come Comuni pilota per lo sviluppo dell’applicativo sono stati scelti, tra quelli classificati ad alto rischio idraulico dal R.R. 7/2017, Galbiate, Oggiono, Annone, Suello e Civate. La scelta di cominciare dalla zona del lago di Annone è stata determinata dall’opportunità di svolgere l’analisi in un contesto ambientale particolarmente sensibile.
Ad inizio dicembre è stata presentata ai Comuni pilota la prima versione della piattaforma GIS (Geographic Information System o sistema informativo territoriale) la quale, grazie all’immissione di dati sulle reti meteoriche (diametri, geometria, materiali, pendenze) e parametri relativi alla relazione tra afflusso meteorico e deflusso superficiale/sotterraneo (pioggia critica, uso del suolo, coefficienti di deflusso, parametri di infiltrazione, ecc.) permetterà di individuare le eventuali criticità guidando verso gli interventi da effettuare per la loro risoluzione.
Con la fine dell’anno è avvenuta la consegna di un modello di Documento Semplificato del Rischio Idraulico ai Comuni classificati a basso rischio mentre, come prossimi passi, si prevedono: l’integrazione entro primavera dell’applicativo GIS sui server di Lario Reti Holding; il completamento entro l’estate 2021 del rilievo delle reti bianche e miste nei comuni di Galbiate, Oggiono, Annone, Suello e Civate da realizzarsi a cura di Lario Reti Holding e, infine, entro il termine del 2021, le linee guida generali per lo sviluppo dello studio comunale di Gestione del Rischio Idraulico (DGR), nonché la redazione dello studio idrologico/idrogeologico e idraulico a supporto della stesura del DGR per i comuni pilota.
“Quella dell’invarianza idraulica non è una tematica di stretta attinenza con la gestione del Servizio Idrico Integrato cui è chiamata la nostra società – conclude Lombardo – È però innegabile che al nostro interno vi siano delle competenze tecniche e progettuali che possono aiutare in maniera innovativa i Comuni in tale ambito”.