STAZIONI DELLA COMO-LECCO
“IN CONDIZIONI PIETOSE”. FOTO

Oggiono, chiuso per guasto

OGGIONO/MOLTENO – Alcune delle stazioni lungo la linea ferroviaria Lecco-Como sono in condizioni pietose. Lo sanno bene i pendolari che usano quotidianamente il treno, e lo abbiamo notato anche durante le camminate lungo il ‘Sentiero Pedemonte’, che appunto utilizza le stazioni come capolinea delle tappe. Penosa la condizione della stazione di Sala al Barro dove nella piccola sala d’attesa si vedono cavi elettrici sul pavimento e l’obliteratrice completamente rotta e inutilizzabile.

Quasi peggiore la condizione della stazione di Oggiono (che rappresenta il centro maggiore per la Brianza lecchese): l’edificio è completamente chiuso, sia dalla parte dei binari che dalla piazza: in pratica chi aspetta il treno lo fa dalla banchina, al freddo e al gelo. Una porta della sala d’attesa, non accessibile – con tanto di cartello scritto a mano “chiuso guasta” -, ha il vetro rotto e sul pavimento giacciono rifiuti. Anche qui nessuna possibilità di obliterare i biglietti.

Molteno

La stazione di Molteno, molto frequentata, è fortunatamente messa un po’ meglio: la sala d’aspetto per lo meno è aperta, anche se poco accogliente. La stazione di Casletto-Rogeno, che circa un decennio fa era stata ben ristrutturata, ora ha la sala d’attesa aperta ma vandalizzata con scritte e obliteratrice rotta.

Commenta Roberto Fumagalli,  presidente del Circolo Ambiente ‘Ilaria Alpi’: “Alcune stazioni sono davvero in condizioni pessime. Evidentemente RFI, proprietaria delle stazioni, non esegue periodicamente le necessarie manutenzioni e nemmeno le pulizie, lasciando gli edifici al degrado”.

Casletto-Rogeno

Ma l’altra nota dolente riguarda il servizio ferroviario di Trenord: è un’impresa acquistare i biglietti ferroviari, per chi non vuole o non può utilizzare l’acquisto on-line. Trovare dove si vendono i biglietti è spesso un’incognita. “Ad esempio per Oggiono, il centro maggiore – – proseguono gli attivisti del Circolo Ambiente -, bisogna recarsi nella tabaccheria vicino all’Eurospin o, peggio, nella tabaccheria di piazza Manzoni, scomoda per chi è già in stazione. Mentre sarebbe stato più logico permettere la vendita nel bar che dà sulla piazza della Stazione, dove però i biglietti non ci sono. Quindi sembra che anche Trenord non abbia interesse a che le persone utilizzino il treno”.

“Tutta questa situazione della linea ferroviaria sembra quasi un paradosso – conclude Fumagalli -: la società proprietaria delle stazioni e l’azienda chi gestisce il servizio ferroviario sembra che facciano di tutto per scoraggiare gli utenti a prendere il treno. Un paradosso e un vero peccato, essendo la ferrovia uno dei sistemi di mobilità più sostenibili, anche dal punto di vista ambientale”.