LECCO – Come ogni mercoledì, nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai racconti di Antonella Straziota, autrice di Malgrate specializzata in storie e favole per bambini.
Qualora desideriate pubblicare un testo scritto da voi, non solo per l’infanzia, potete scriverci alla mail di Lecco News.
Buona lettura.
UN NUOVO INIZIO
Era arrivata la fine del mese di giugno e tutti gli uccelli migratori si preparavano ad andare via e così anche Sornione, come tutti gli aironi, si apprestava a volare verso nuovi lidi. Intrepida, che invece non si spostava dal suo villaggio di aquile, era molto triste perché perdeva il suo amico e compagno di avventure. Per questo motivo aveva anche litigato con l’airone, perché sembrava che l’amico pensasse solo alle nuove avventure che avrebbe vissuto e ai nuovi amici che avrebbe incontrato.
Così, mesta e sconsolata, quella mattina, che precedeva la partenza dello stormo di aironi dal lago, era uscita dal suo nido e, senza chiamare Sornione, spiccò il volo, cercando di immaginare le sue giornate future.
“Mi devo abituare a volare da sola… e poi non è così male stare soli con i propri pensieri” si disse, senza convinzione. E, mentre era assorta nei suoi pensieri, non si accorse di avere raggiunto il Sole.
“Ehi tu, che fai? Non vedi che ci sono io qui? Spostati!” le disse l’astro, lanciandole un raggio incandescente per farla allontanare. Scottata dal calore del raggio, Intrepida si scostò, giusto in tempo per assistere ad una scena davvero unica: una grossa nube scura si avvicinò al Sole, coprendolo un po’ e inseguendolo!
L’aquila li osservò per un po’, con un crescendo di malinconia e di angoscia. Si accorse di lei una piccola nube, che come lei, seguiva quel gioco tra l’astro e il nuvolone; le si avvicinò e le chiese: “Perché sei triste?”
Intrepida spiegò alla nube che era triste perché il suo amico Sornione stava andando via e che non avrebbe più trascorso con lei le giornate a giocare insieme.
“Sai, noi eravamo proprio come il Sole e la nuvola: eravamo sempre insieme!”
La piccola nuvoletta le chiese: “Sei sicura che il sole e la nuvola siano sempre insieme?”
“Beh, a pensarci bene, no… molte volte Sole è solo in cielo” convenne l’aquila.
E proprio mentre rifletteva su questa verità che aveva appena scoperto, sentì la voce scanzonata e allegra di Sornione che la chiamava: “Intrepida! Perché guardare le nuvole che giocano col Sole non passiamo quest’ultima giornata giocando io e te?”
Ma la piccola aquila era ancora troppo arrabbiata con l’amico, così scappò via, lasciando l’airone da solo e incredulo. A questo punto la piccola nube si avvicinò a Sornione e gli disse: “Non ti rattristare per il comportamento della tua amica… ha solo bisogno di un po’ di tempo per capire come fare a salutarti al meglio!”
E così dicendo la nuvoletta si allontanò dall’airone per raggiungere, ancora una volta la capricciosa aquila, che si era andata a nascondere dentro un comignolo.
“Intrepida… ti chiami così, vero?” le chiese “Perché non cerchi di essere meno impulsiva e non torni dal tuo amico? È l’ultimo giorno che potete trascorrere insieme, non lo sprecare così!”
“Senti un po’ … tipa” rispose, decisamente stizzita Intrepida “Io non accetto consigli da un essere minuscolo che non sa far altro che guardare i suoi simili che giocano con il Sole e che non ha neanche il coraggio di avvicinarsi a loro!”
La nube, sorridendo in maniera bonaria le disse: “Hai ragione, tu non mi conosci… non sai neanche il mio nome; io sono Claudia e sono la figlia del nuvolone grigio che gioca a nascondino col Sole. Lo so, potrei partecipare anch’io al loro gioco, ma preferisco stare a guardare, perché sono ancora piccola. Ma sai una cosa? Guardando loro ho capito che non bisogna necessariamente stare insieme ogni giorno per essere buoni amici… l’importante è esserci quando si ha bisogno gli uni degli altri. Infatti, in questo momento mio padre è corso da Sole, perché lui aveva bisogno di compagnia e soprattutto perché aveva bisogno di raffreddare un po’ i suoi raggi, che si erano surriscaldati e non lo facevano respirare!”
“Ora però devo andare, c’è un’emergenza e hanno bisogno di me!” e, assumendo la forma di un cuore, raggiunse le altre nuvole, facendo diventare il cielo scuro.
In quel momento un tuono, accompagnato da un lampo, annunciò l’arrivo della pioggia e, ascoltando il richiamo di mamma aquila, Intrepida tornò al suo nido.
Qui trovò il suo amico Sornione che le aveva portato una foto di loro due che giocavano.
L’aquila, commossa dal gesto, accolse l’airone sotto la sua ala protettrice e gli chiese scusa per il suo comportamento.
“Avevo paura di perderti, ora che vai via… ma, osservando le nuvole e il Sole ho imparato due cose: la prima è che a volte una situazione è diversa da come sembra; e la seconda è che se si è davvero amici si trova il modo per capirsi e venirsi in aiuto nei momenti del bisogno, anche quando non si è vicini.”
Così i due amici si separarono, ma, volando tra le nuvole, riuscirono a trovare il modo di incontrarsi quando sentivano nostalgia delle loro avventure.
Antonella Straziota
Nasce a Bari nel 1971, laureata in scienze politiche, da dieci anni vive a Malgrate.
La sua passione è scrivere per diletto, e grazie alla sua immaginazione scrive racconti per bambini.
È autrice dei libri “Favole e… favole” e “Natale con fantasia” pubblicati in self-publishing, e della collana “Ai e Sil alla ricerca della sicurezza perduta” (raccolta di sei libri per bambini sul tema della sicurezza), pubblicato dalla casa editrice AIESiL. Ama la natura, la lettura, i gatti e fare passeggiate.
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RUBRICA IL RACCONTO. QUESTA SETTIMANA “IL CORAGGIO DI BIRBA”