SCI, AL VIA LA STAGIONE.
TOMMY SALA: DOPO IL COVID
“PUNTO A PECHINO 2022”

LECCO – Lo sci alpino è alle porte; domani mattina (sabato) le donne saranno al via in gigante – al cancelletto anche la 24enne di Ballabio Roberta Melesi – mentre domenica scenderanno in pista sempre tra le porte larghe, gli uomini anche se l’esordio stagionale del casatese Tommaso Sala avverrà il prossimo 12 dicembre nello slalom della Val d’Isère.

Insomma, il grande circo bianco della Coppa del mondo è pronto a muovere i primi passi verso le Olimpiadi di Pechino 2022, in calendario dal 4 al 20 febbraio.

Nessuna descrizione della foto disponibile.Logicamente il tutto viene focalizzato ai giochi dei cinque cerchi – certo strappare il visto non sarà facile, come spiega il 26enne slalomista di Casatenovo in forza alle Fiamme Oro Tommy Sala.

“Pur rendendomi perfettamente conto che la lotta in casa azzurra per meritarsi un posto a Pechino sarà bella tosta, io me la voglio giocare sino alla fine. Non dovessi riuscirci, se avrò comunque dato il massimo non mi strapperò di sicuro i capelli, ma è un avvenimento ancora lontano e io voglio vivere serenamente alla giornata anche perché in passato mi sono sempre posto obiettivi che, per svariati motivi, non sono riuscito a centrare. Quindi d’ora in avanti meglio cambiare registro”.

Tommaso, doveroso chiedere prima di affrontare altri argomenti della tua salute. Purtroppo come molti connazionali hai dovuto sconfiggere un avversario subdolo. A questo proposito hai l’occasione per lanciare un messaggio forte e chiaro ai negazionisti, il Covid esiste e picchia anche bello duro…

“Parole sante; io ho dovuto combattere per dei gravi problemi ai polmoni per ben sei mesi. Facevo fatica a parlare e respirare, ma grazie alla vicinanza dei miei cari e dei medici siamo riusciti ad uscirne”.

Da uno a dieci fisicamente come va?

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e persone in piedi“Sono felice di dire che sono completamente guarito, fortunatamente non ci sono strascichi. Ne approfitto per lanciare un messaggio: ragazzi, con il Covid non si scherza, invito chi non l’avesse ancora fatto a vaccinarci – è l’unica arma di cui possiamo avvalerci”.

A proposito di prevenzione, nello sci come siamo messi…

“Abbastanza bene, le precauzioni non sono mai troppe – noi viviamo in una sorta di bolla. Stiamo attenti ai particolari, ad esempio manteniamo sempre lo stesso posto a tavola e nelle camere. Anche negli allenamenti cerchiamo di non cambiare i gruppi di lavoro e via discorrendo, le cose sembra vadano meglio. A patto di rispettare le regole”.

Inutile rimarcare che la preparazione procede spedita.

“Esatto, domenica andremo in Val Senales poi in Svezia – con l’obiettivo di essere al meglio della forma – per il 12 dicembre”.

Dispiaciuto di non essere stato convocato per il gigante di domenica?

“No anzi, in questa disciplina sarei partito con un numero molto alto diciamo intorno al 50/60. Qualificarsi nei trenta e conseguentemente per la seconda manche, sarebbe diventata missione impossibile. In gigante ho bisogno di abbassare i punti, mi auguro di poterlo fare nelle gare di Coppa Europa. Sono contento che la stagione sia alle porte, nella speranza che tutto giri per il giusto verso”.

Per chiudere: soddisfatto di ciò che hai ottenuto sin qui in carriera?

“In linea di massima si, anche se ho dovuto superare anche un anno di stop (stagione 2018/19) causa una frattura alla caviglia, rimediata in allenamento in Argentina. Sono al mio quinto anno di Coppa del mondo, ho vinto un titolo italiano assoluto in slalom nel 2017, oltre a due bronzi nel 2016 e 2021 e che dire… spero di restare ancora a lungo ai massimi livelli, staremo a vedere”.

Alessandro  Montanelli