IL CROLLO, IL BALLETTO, 200 MINUTI
PER NON INTERVENIRE E (ALMENO)
UN MORTO. VERGOGNATEVI

ponte-annone-crollo-8Tre ore e venti. Duecento lunghi minuti da quando viene lanciato un allarme a quando (“stavamo arrivando…”) viene giù un ponte sotto il peso di un trasporto eccezionale. E sotto almeno una vittima, tanti feriti, danni. Tutto eccezionale, in Italia e a Lecco. Straordinario.Eccezionale il balletto delle competenze – quello che a noi, mentre una famiglia di Civate piange il suo Claudio – suscita la reazione peggiore. Anas contro Provincia, Provincia contro Anas, Polano che quasi si commuove nel dire che loro poverini hanno poco personale (il capo cantoniere di quel ponte è di Annone). E giù scaricare il barile. Con un cadavere ancora caldo.La magistratura indaga già, ci sarà un processo e forse vedremo comminare qualche mese di condanna o forse nemmeno quello. Che poi è l’ultima delle questioni, perché davvero in questo momento a noi e pensiamo un po’ a tutti interessa davvero poco chi abbia sbagliato di più e peggio in questa farsa con morto.

A chiunque piacerebbe che una strada tra le più trafficate del Paese potesse essere percorsa in tranquillità, senza che un giorno (di massima affluenza, peraltro) ti crolli un ponte sulla testa. Per chiunque conta di più la sicurezza di quelle strade che paga un sacco di volte, direttamente e indirettamente tra tasse e bolli e ancora accise sulla benzina e quant’altro. Interessa di più questo che sapere chi l’ha fatta più grossa tra i gestori di quella/e strade/e con ponte annesso.Diceva, neanche troppo tempo fa, un pezzo grosso del settore Strade della neonata Provincia di Lecco: “Se vedo che c’è rischio per l’incolumità della gente, prima mi metto in mezzo alla carreggiata e blocco la circolazione, poi mi arrangio coi permessi e le menate”.
Lo diceva, sì. Purtroppo inascoltato.
Voi che ci avete messo 200 minuti per non fare, vergognatevi.

LcN