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MONOPOLI (BA) – Dopo alcune stagioni amare, il nostro personaggio – stiamo parlando del 47enne allenatore di Cesana Brianza Alberto Colombo, trainer del Monopoli attuale seconda forza del girone meridionale di Serie C a quattro lunghezze dalla capolista Bari – sembra aver ritrovato lo smalto perduto.
Trascorsi in piazze prestigiose e su panchine importanti come Reggiana, Alessandria e Vicenza l’ex centrocampista di Como, Monza e Lecco come suo costume mantiene basso il profilo: “Vero, siamo partiti molto bene, ma credetemi le favorite alla B sono altre. Catanzaro, Bari, Palermo, Foggia, Turris, lo stesso Avellino hanno sicuramente un blasone e un organico nettamente superiore al nostro”.
Eppure avete espugnato Catanzaro 1-2, uscendo sconfitti nel derby pugliese a Bari solo 1-0 e giocando anche un buon calcio…
“ In effetti il campo ha dato questi verdetti; io però invito alla calma. Il nostro obiettivo resta quello d’inizio anno – conseguire una salvezza tranquilla, vero i playoff sono nelle nostre corde ma ribadisco il Monopoli vive alla giornata i conti li faremo poi”.
Si può dunque parlare del “miracolo Monopoli”?
“Una cosa è certa, i ragazzi mi hanno piacevolmente sorpreso. Non avrei mai immaginato potessero esprimersi su livelli così alti. I miei meriti? Bah, gli applausi li meritano i giocatori che scendono in campo, io penso di aver dato solo il mio contributo – staremo a vedere”.
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Dicevi della crescita societaria…
“Assolutamente, detto che mi sto trovando a meraviglia in questa mia prima esperienza al sud, a Monopoli si stanno facendo le cose per bene. I programmi a medio termine sono ambiziosi, da anni la squadra partecipa ai playoff e nell’anno dello stop Covid erano arrivati terzi”.
Colombo e il Monopoli sulla rampa di lancio di un sogno proibito?
“Fermi, so dove volete arrivare – magari potessimo tagliare mete così prestigiose. Tuttavia la B se la giocheranno in linea di massima le formazioni che vi ho precedentemente elencato, noi staremo alla finestra – non prima comunque di aver centrato la matematica permanenza in categoria.”
Dopo la B sfiorata anni fa con la Reggiana, nonostante i buoni risultati ottenuti spesso hai faticato a trovare una panchina. Come te lo spieghi?
“Non so, un po’ di colpa è anche mia. Non sarebbe giusto addossarle tutte alle varie società – adesso però direi che è saggio guardare avanti, cercando di non ripetere gli stessi errori, ora anche grazie all’esperienza maturata in questi anni cercherò di recuperare il terreno perduto”.
Ultimissima: raggiungere il top nella scala di valori del calcio italiano per te è ancora possibile?
“L’ambizione non deve mai essere morta e ci mancherebbe altro, posso solo affermare che lavorerò a fondo per raggiungere il mio meglio se sarà la C andrà bene comunque. Adesso però io devo trovare una cerca continuità lavorativa, nelle ultime stagioni ho faticato a trovare sistemazione quindi, lo ripeterò all’infinito, io sposo la politica dei piccoli passi – guai costruire castelli di sabbia, finiresti solo per farti del male”.
Alessandro Montanelli