LECCO – È durato ben tre ore l’incidente probatorio vale a dire una sorta di “super perizia” in tribunale sul caso dell’anziano Carlo Gilardi.
Alla presenza del giudice Salvatore Catalano e del PM Andrea Figoni, dell’amministratore di sostegno e degli avvocati delle parti la discussione ha visto tra l’altro l’audizione dello stesso Gilardi che ha
risposto “positivamente e a lungo”. Tra le varie dichiarazioni del protagonista di questa complessa vicenda, è trapelata l’affermazione di voler morire nella sua casa di Airuno.
Sono stati inoltre integrati diversi atti, comprese a quanto pare delle lettere che Carlo Gilardi avrebbe inviato a suo tempo ai carabinieri.
L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 27 aprile.
RedGiu
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