GALBIATE – Paolo Grassi, ingegnere di 50 anni, ex manager di Rete ferroviaria italiana, è ai domiciliari per sospetti appalti alla camorra. Gli investigatori lo ritengono un infiltrato dei casalesi e del boss Sandokan, ovvero Francesco Chiavone attualmente all’ergastolo in regime di 41 bis.
Originario di Vimercate, Grassi aveva vissuto a Oggiono ed è stato fermato all’alba a Galbiate, dove risiede da alcuni anni. Ad eseguire l’arresto i carabinieri del comando provinciale di Caserta per conto del Gip del tribunale di Napoli Giovanna Cervo e dei magistrati antimafia Antonello Ardituro e Graziella Arlomede.
Il brianzolo era osservato almeno dal 2019 per aver assegnato lavori a imprenditori molto vicini al clan camorrista, sospetti che gli erano costati il licenziamento dall’azienda pubblica, sorte condivisa con altri colleghi.
L’arresto di Grassi non è isolato, l’operazione campana ha fatto scattare le manette ai polsi di 35 persone, distribuite tra le province di Napoli, Caserta, Roma, Bari e Lecco.