COSTAMASNAGA – Inutile negarlo: c’è molta attesa tra le fila della Limonta Costa in vista del derby in calendario domenica prossima in terra brianzola (ore 18) tra le ragazze di coach Paolo Seletti e la GEAS Sesto San Giovanni.
Un match almeno a bocce ferme equilibrato visto e considerato che i due quintetti “alloggiano” nella parte bassa della classifica. Una gara che assume un’importanza rilevante: mettendo in tasca i due punti, la Limonta salirebbe a quota 10 avvicinando le rivali ferme a 12.
All’andata finì 77-73 a favore di Sesto, ora però Costa ha maledettamente bisogno di muovere la classifica e lo sostiene anche il direttore generale Fabrizio Ranieri: “Si tratta di uno scontro salvezza di basilare importanza, purtroppo in stagione abbiamo avuto tante problematiche, straniere in primis che hanno ridotto in maniera sostanziale il nostro organico. In ogni caso con Sesto bisogna portare a casa la vittoria, impresa non facile ma ci dobbiamo assolutamente provare sino all’ultima palla”.
Ranieri, ancora una volta vi affidate alle vostre rampanti giovani…
“Infatti ora scendono in campo tre senior e le Under 19, ragazze in gamba ma che non possono avere l’esperienza di anni a questi livelli, su cui possono contare invece le altre formazioni”.
Anche la fortuna non è vostra alleata; basta prendere ad esempio il match con la tuttora imbattuta Schio, quando perdeste solo dopo un supplementare e meritavate i due punti per ciò che avevate espresso sul parquet.
“Parola sante, ma gare simili purtroppo ce ne sono state molte; frangenti in cui avevamo la gara in pugno e ce la siamo fatta sfuggire. Questo sta a valorizzare la mancanza di esperienza, citata in precedenza, quella dose di scaltrezza necessaria a far pendere la bilancia dalla tua. Se poi ci mettiamo anche il fatto che tutto ci gira storto, beh la classifica non poteva che risentirne”.
Allora che fare per uscire dalle sabbie mobili?
“Avere la massima compattezza di gruppo, da anni le nostri giovani sono le migliori in Italia e vengono selezionate dalla nazionale, quindi la qualità non manca, dovremo essere bravi a sopperire all’inesperienza. Il nostro obiettivo è cercare di mantenere l’A1, ad oggi saremo costretti ai playout anche se a soli due punti da Sassari; ecco dovremo finire davanti a loro e la missione direi che è fattibilissima a patto di dare sempre il meglio di noi stessi”.
Capitolo Matilde Villa, unica vostra atleta riuscita nella storia a esordire nella nazionale A, pur essendo ancora un’adolescente: beh come si usa dire “tanta roba”…
“Tutto giusto ma io vorrei proteggere questa ragazzina a livello mediatico, c’è già stato già troppo baccano intorno a lei. Di sicuro si tratta di un talento puro ma facciamola crescere in pace senza troppe aspettative nei suoi confronti, ritengo sia giusto così”.
E la gemella Eleonora?
“Non ci crederete, ma attualmente sta facendo meglio lei della sorella che sta attraversando un fisiologico calo. Noi tuttavia come ricordato dobbiamo lavorare e crescere da squadra, per mantenere la categoria servono punti e li dobbiamo trovare al più presto”.
Risulta che i migliori team italiani (Schio, Venezia, Bologna ecc..) siano sulle tracce di Matilde, quante chance esistono che possa restare a Costa anche nella prossima stagione?
“Francamente non lo so, dipende da lei. Noi non abbiamo mai trattenuto nessuno; certo se restasse ne saremmo felici, vedremo più in là, adesso bisogna pensare al campo e alla salvezza. A giochi fatti ci siederemo a un tavolo e discuteremo sul da farsi”.
Ultima considerazione; voi intesa come società da sempre investite sul settore giovanile, ma non vi ha mai solleticato l’idea di spendere qualche euro in più per issare la prima squadra tra le migliori del paese?
“Forse si potrebbe anche fare, ma andremmo contro alle nostre ideologie di base dove si intende dare spazio a bimbi e ragazzini/e che voglio fare sport. Io dico che si raccolgono maggior soddisfazioni con il settore giovanile, far crescere le ragazze e poi vederle in prima squadra ti da un immensa gioia. Spesso e volentieri inoltre garantiscono la permanenza nella massima serie del basket italiano, quindi più di così non potremmo davvero pretendere”.
Senza contare la folta schiera di vostre atlete che si sono distinte con le nazionali minori vero?
“Certo, i vari titoli giovanili italiani vinti da Costa oltre ai successi europei con la nazionale ci rendono estremamente orgogliosi di un lavoro che ci invidiano davvero tutti”.
Alessandro Montanelli