SCOPRIAMO COS’È
IL CODICE LEI: LEGAL
ENTITY IDENTIFIER

Il Codice LEI (o Legal Entity Identifier) è un codice identificativo univoco a livello internazionale composto da venti caratteri alfanumerici che può essere richiesto alle persone giuridiche per effettuare alcune operazioni. Il codice LEI è emesso dal Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF) – fondazione istituita nel 2014 dal Consiglio per la Stabilità Finanziaria ed è rilasciato in Italia da una delle Local Operating Unit (LOU) ossia un’organizzazione che sia riconosciuta dal GLEIF per raccogliere la documentazione e provvedere ai controlli da effettuare al fine di rilasciare il codice. Ad esempio uno degli agenti abilitati a cui richiedere il codice LEI è Italia LEI (LEI Italy – https://italialei.it/) Il Codice LEI consente sulla base delle informazioni disponibili a livello di persona giuridica (ragione sociale, partita IVA, le diverse sedi, il titolare dell’impresa) di registrare in maniera standardizzata un’impresa a livello globale rendendo semplice l’accesso pubblico alle informazioni. Il suo scopo è aumentare la trasparenza a livello finanziario, garantendo una facile modalità di identificazione delle persone giuridiche a livello globale. Esistono infatti diversi registri online che consentono sulla base di un codice LEI di verificare le informazioni disponibili sulla persona giuridica. In futuro probabilmente gli intermediari accederanno a tali registri per semplificare le procedure di onboarding dei clienti, consentendo di evitare i diversi passaggi formali oggi previsti ed estremamente laboriosi.

Perché il codice LEI è rilevante?

Per effettuare diverse operazioni finanziarie è richiesto un Codice LEI valido e non scaduto. Ad esempio, la normativa MiFID II (2014/65/UE) – ossia la normativa che regola i mercati finanziari – ha richiesto a partire dal 2018, per effettuare investimenti tramite intermediari finanziari, di comunicare all’Autorità di Vigilanza anche il codice LEI della persona giuridica titolare dei rapporti titoli. Pertanto, tutte le persone giuridiche che vogliano provvedere ad effettuare investimenti sui mercati finanziari globali per il tramite di un intermediario finanziario europeo, devono provvedere a comunicare il proprio codice LEI. Il Codice LEI viene richiesto inoltre anche fuori dai confini europei da altre legislazioni quali gli Stati Uniti, l’Inghilterra, l’India, l’Australia e il Canada e molti altri ancora, pertanto non è consigliabile tentare di eludere tale disposizione.

Chi può richiedere il rilascio di un Codice LEI?

Varie persone giuridiche possono richiedere il rilascio del Codice LEI anche tramite un soggetto delegato ad operare per loro conto. Possono richiedere l’emissione di un codice LEI:

  • tutti i soggetti iscritti nel registro delle imprese;
  • le Pubbliche Amministrazioni;
  • le Associazioni/Fondazioni;
  • le filali italiane di società estere;
  • i Fondi Pensione;
  • i Fondi di Investimento gestiti da società iscritte nel registro.

Cosa occorre fare per ottenere un Codice LEI?

Una LOU deve effettuare delle verifiche presso il registro delle imprese per accertare l’esistenza e la presenza dell’impresa richiedente all’interno di un database riconosciuto. Provvederà inoltre a richiedere all’impresa la documentazione necessaria per il rilascio del Codice che varierà a seconda della tipologia di persona giuridica richiedente. Sarà in ogni caso fondamentale comunicare la struttura societaria e i titolari della società soprattutto in caso di imprese di dimensioni più grandi. Molte LOU richiedono una commissione a fronte delle attività effettuate per verificare la documentazione ed interfacciarsi con il GLEIF. Una volta emesso il codice andrà rinnovato annualmente, tramite un processo rapido che prevede la conferma dei dati già inviati in precedenza e la comunicazione di eventuali variazioni di questi.