LA LEGA E LE RATE DA PAGARE:
“ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE,
TUTTI I CITTADINI SONO EGUALI
DAVANTI ALLA LEGGE… È VERO?”

Quando un cittadino, o un’impresa, ha un debito con lo Stato, il massimo della rateazione è di 72 mesi, in casi eccezionali 120 mesi, ed un costo per l’aggio dell’esatore e per gli interessi moratori, dalla data di scadenza del debito alla data di inizio della rateazione.
A tutto questo bisogna aggiungere un interesse annuo, per la rateazione, pari al 4,5% annuo.

Per la Lega che deve rimborsare € 49milioni allo Stato, però, non è così. Tralasciamo l’aggio e l’interesse di mora, accettiamo la giustificazione che non si tratta di un debito di imposta, anche se è, pur sempre, un debito erariale.
Se il “debito” venisse rateizzato, nella misura massima dei 120 mesi con un tasso del 4,5%, come tutti i mortali, l’esborso annuale sarebbe di 6,4milioni, oltre dieci volte quello che dovrà pagare la Lega.

Dividendo 49milioni per le 600.000 euro pattuite per anno, la Lega avrà ben 81,6 anni di tempo per rimborsare il suo debito. Per coerenza e uguaglianza, quella prevista dall’art. 3 della Costituzione, deve essere modificata la legge vigente portando, anche per i comuni cittadini, la rateazione massima a 70 anni, invece dei 7 anni, e, per casi eccezionali, a 100 anni, invece dei 10 anni, previsti.

O la Lega rimborsa in dieci anni massimo il proprio debito o anche tutti gli altri cittadini devono beneficiare delle stesse condizioni.

Un Partito non è un’Istituzione, è una libera associazione “privata” che può concorrere, con metodo democratico a determinare la politica nazionale (art. 49 della Costituione).

La Lega ha tutti i diritti, e gli strumenti, più di ogni altro cittadino, per difendersi se la richiesta di rimborso è illegittima. Ma una simile rateazione è immorale. Non esistono privilegi e nessuno è intoccabile.
Questa rateazione non è solo una facilitazione, comunque assurda, di pagamento, è anche uno sconto enorme concesso senza alcuna giustificazione.

È la matematica, quella finanziaria, che lo dice. Un pagamento di 600.000 euro all’anno, per 81,6 anni, al tasso del 4,5%, corrisponde ad un valore attuale di € 12.981.289. Praticamente alla Lega è stato concesso uno sconto del 73,5% e una rateazione di 81,6 anni!!!

In questo Paese, purtroppo, ci sono ancora troppi privilegi e trattamenti di favore, non previsti da alcuna norma e non tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge!

Certo che è ben strano l’alleato di Governo della Lega, quel M5S che ha fatto la morale a tutti, anche per qualche migliaio di euro. È chiaro, la morale si fa a tutti, ma non agli amici, a quelli tutto è concesso.

Ci avevano promesso il cambiamento, ma non è cambiato nulla. Tenere salde le poltrone, quello che in dialetto chiamiamo “cadreghino”, continua a chiamarsi “governabilità”.

Remo Valsecchi,
cittadino

 

 

 

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