GLI ERRORI DA EVITARE
NELLA GESTIONE
DELLA SUPPLY CHAIN

La supply chain, che corrisponde all’organizzazione logistica di un magazzino, riveste un ruolo di fondamentale importanza dal punto di vista della produttività di un’impresa e per la sua efficienza. Purtroppo, a volte si commettono degli errori che rischiano di compromettere la resa economica dell’azienda.

Stoccare in eccesso: uno sbaglio da non commettere

Una regola da seguire sempre, in un impianto, è quella di conservare una quantità di prodotti minima. È un grave errore, infatti, quello che viene compiuto dagli operatori logistici che si ritrovano ad accumulare articoli per paura di una rottura di stock. È chiaro, infatti, che una condotta di questo tipo ha come effetto quello di agevolare una saturazione del magazzino. A volte una situazione simile può essere provocata dalle consegne dei fornitori, e per questo motivo può essere necessario modificare gli accordi di consegna in relazione a tempi e modalità di ricezione delle merci. I costi di stoccaggio, in presenza di scaffali saturati, possono lievitare.

La gestione delle scorte

Un altro errore che non si dovrebbe commettere è quello che coinvolge la gestione delle scorte. Va detto che gli errori in questo ambito sono fisiologici, ma ciò non toglie che ci si debba dar da fare per cercare di ridurli per quanto possibile. Ecco perché sarebbe opportuno capire quali sono i prodotti, i flussi e i punti che causano problemi, intervenendo di conseguenza e cercando di ottimizzare. Prevenire gli errori nell’organizzazione logistica permette di velocizzare le fasi operative, con evidenti benefici dal punto di vista del miglioramento delle performance.

Le nuove tecnologie

Chi trascura il ruolo svolto dalle nuove tecnologie è destinato a partire da una posizione di svantaggio rispetto ai competitor. L’ottimizzazione logistica, infatti, è un obiettivo che può essere conseguito unicamente con il contributo della tecnologia, sia essa digitale, robotica o meccanica. Si pensi per esempio ai software che offrono la possibilità di monitorare le scorte e di intervenire sulle performance, come quelli forniti da LCS Group. Ogni programma per la gestione del magazzino consente di raggiungere degli obiettivi specifici; molti software, inoltre, possono essere usati dagli addetti al magazzino senza che vi sia la necessità di una specifica formazione.

Come l’automazione può migliorare la supply chain

Il binomio fra supply chain e automazione presuppone l’adozione, nei processi logistici, di nuove tecnologie con l’intento di aumentare i livelli di efficienza non solo per la distribuzione della merce, ma anche in termini di stoccaggio e di produzione. Si parla non a caso di supply chain 4.0, a indicare l’insieme di quelle soluzioni digitali e automatiche, garantite anche dall’IIoT (cioè l’Internet delle Cose Industriali), che permettono di promuovere, nei centri di produzione e nei magazzini, processi produttivi e agili, all’insegna della massima flessibilità. Quando si parla di automazione della supply chain si fa riferimento all’applicazione di nuove tecnologie al fine di individuare e sviluppare processi – sia di carattere produttivo che di natura logistica – che risultino più prolifici e siano più efficienti. L’automazione robotica dei processi, individuata dalla sigla RPA, è una delle più importanti tecnologie che vengono impiegate per automatizzare la catena logistica, insieme con il machine learning e l’intelligenza artificiale.

Perché le nuove tecnologie sono così importanti

Le macchine intelligenti sono indispensabili per la supply chain, dal momento che permettono alle organizzazioni di monitorare l’impatto della maggior parte delle attività del magazzino. Così, viene a modificarsi in maniera consistente il modo con il quale vengono programmati, progettati e acquistati i servizi da parte delle aziende. Tutto ciò dipende da una supply chain che si può definire connessa e digitale, tipica dei magazzini 4.0, dove i compiti dei macchinari e quelli degli operatori vengono sincronizzati al fine di ottimizzare cicli operativi che sono caratterizzati da vari livelli di complessità.

Intelligenza artificiale e supply chain

Se la supply chain sposa l’automazione, i processi possono essere digitalizzati attraverso l’integrazione di programmi di gestione all’avanguardia, e in più si hanno a disposizione soluzioni automatiche, gestite da un programma, per la produzione, il trasporto e lo stoccaggio. Si tratta di applicazioni che si servono dei big data e di tecnologie di intelligenza artificiale al fine di aumentare la produttività per la preparazione degli ordini o per la ricezione della merce.

Automazione: un ruolo fondamentale

Il più grave errore che si possa commettere nella gestione della supply chain, dunque, è proprio quello di trascurare il valore dell’automazione. L’eliminazione delle imprecisioni, i flussi di merce ininterrotti e un aumento della flessibilità in presenza di interruzioni rappresentano solo alcuni dei tanti vantaggi che possono scaturire dall’automazione applicata ai magazzini. In effetti l’adozione di sistemi automatizzati e di soluzioni digitali accresce la capacità di reazione, e in più permette di pronosticare eventuali incrementi della domanda. Un programma di gestione del magazzino è quindi lo strumento più efficace per assicurare la tracciabilità dei prodotti.