FRENA NEL 2018 IL MERCATO
DEL LAVORO LECCHESE:
CRESCONO I DISOCCUPATI (+5,6%)

LECCO – Nonostante la positiva congiuntura economica registrata nel 2018, il mercato del lavoro lecchese registra una battuta d’arresto: la nostra provincia evidenzia un calo dell’1,7% degli occupati (che a fine dello scorso anno erano pari a quasi 149.000 unità), e si tratta del calo più accentuato tra i territori lombardi (oltre a Lecco solo Varese, evidenzia una diminuzione). Il numero degli occupati torna al di sotto di quello registrato a fine 2008 (-1,3 punti percentuali).

Il tasso di occupazione passa dal 69,2% del 2017 al 68% del 2018; ciononostante il valore si mantiene superiore alla media regionale (67,7%) e a quella nazionale (58,5%). Comunque, Lecco si posiziona al 2° posto in Lombardia (dietro a Milano, 69,5%) e al 18° assoluto in Italia (dove primeggia Bolzano con il 73,5%), ma perde 11 posizioni nella classifica nazionale rispetto al 2017. Nel 2018, cala sia il numero degli uomini lecchesi occupati (-2.300 persone, -2,7%) sia quello delle donne (-200 unità circa, -1,4%). Pertanto, il calo complessivo di occupati ha superato le 2.500 unità.

Con riferimento ai settori, l’occupazione lecchese nel 2018 è cresciuta solo nell’agricoltura (+87,1% contro il -2,4% regionale e il +0,1% nazionale); l’industria ha registrato un calo dell’1,8% (a fronte del -0,5% della Lombardia e del +1,2% nazionale) e i servizi del 2,2% (Lombardia +1,2%; Italia +0,7%).

Paragonando il dato 2018 con quelli pre-crisi, il numero complessivo di occupati della nostra provincia è calato di circa 1.900 unità (-1,3% contro il -0,8% lombardo e nazionale): il numero indice delle donne occupate (ponendo quello 2008=100) è salito a 104,7, mentre quello degli uomini è calato a 94,61. Sempre rispetto al 2008, sono aumentati i lavoratori lecchesi del settore terziario (106,1); mentre sono calati quelli di agricoltura e industria (gli indici del territorio lecchese si sono attestati rispettivamente a 59,1 e a 90,8).

Con riferimento al tasso di disoccupazione, Lecco occupa la 4ª posizione tra le province lombarde (con il 5,6%, perdendo due posizioni rispetto al 2017), dietro a Bergamo (4,9%), Cremona (5,1%) e Brescia (5,2%). Nella classifica nazionale la nostra provincia si posiziona al 14° posto, 6 posizioni in meno rispetto al 2017 (la leader Bolzano registra il 2,9%). In particolare, aumenta il tasso di disoccupazione maschile (dal 3,4% al 5,1%), mentre diminuisce quello femminile (dal 7,6% al 6,4%): gli uomini in cerca di occupazione crescono di oltre 1.440 unità e le donne calano di quasi 1.000.

Tuttavia, rispetto al periodo pre-crisi il tasso di disoccupazione lecchese è cresciuto di oltre due punti percentuali (era pari al 3,2% a fine 2008): è aumentato sia il dato degli uomini (dal 2,3% al 5,1%) che delle donne (dal 4,5% al 6,4%).

 

A Lecco il totale delle forze lavoro passa da 159.800 unità del 2017 a 157.800 del 2018 (-1,3%, contro il +0,2% lombardo e nazionale); calano di circa 900 unità gli uomini e crescono di oltre 1.200 le donne. Il tasso di attività passa dal 73,1% al 72,1% (Lecco è 3ª tra le province lombarde, dietro a Milano e scavalcata anche da Varese, e 23ª nella classifica nazionale guidata da Bologna con il 76,8%: -11 posizioni rispetto al 2017).

Rispetto al periodo pre-crisi le forze lavoro sono aumentate di circa 2.000 unità (con un calo di quasi 2.400 uomini e una crescita di circa 4.400 donne), mentre il tasso di attività è cresciuto di 2 punti percentuali (quello maschile è passato dal 79,9% al 79,1%; quello femminile dal 59,4% al 64,9%).