COSA FARE DOPO LA LAUREA
IN GIURISPRUDENZA: I MASTER
CHE DANNO ACCESSO
A PROFESSIONI IN AMBITO LEGALE

Tesi discussa, festeggiamenti conclusi e capitolo universitario archiviato. E poi? Non è semplice per un neolaureato fare i conti con il “vuoto” delle settimane successive alla laurea, capire come muoversi in maniera efficace per mettere le basi del proprio percorso di carriera.

C’è chi prepara il cv e inizia a sparare nel mucchio delle offerte di lavoro, chi sceglie di fare il praticantato e di prepararsi all’esame per l’avvocatura e infine chi opta per specializzarsi e affinare il suo profilo con altri corsi o master. La scelta di frequentare un corso o master posticipa di qualche mese l’effettivo ingresso nel mondo del lavoro, tuttavia permette di imprimere una svolta alla carriera con una spinta verso un indirizzo preciso, evitando così di disperdere preziose energie e di sprecare tempo.

Soprattutto in un settore altamente competitivo come quello legale e giuridico, costruire un profilo altamente specializzato è ciò che può fare la differenza. In questo articolo cercheremo perciò di capire quali sono i master più efficaci per far decollare la propria carriera in ambito giuridico e legale.

 

Master Giurista d’Impresa

Si tratta di un percorso di specializzazione volto a formare professionisti con job title come General Counsel, Legal Advisor o appunto Giurista d’Impresa. Sono tutte figure a metà strada tra manager e avvocati. Condividono i valori e la mission aziendale, tutelandone gli interessi e vigilando sugli aspetti legali che riguardano l’impresa. Possono perciò ritrovarsi a mediare in caso di conflitti con controparti di varie tipologie, presidiare la sigla di contratti di una certa rilevanza, oppure occuparsi di privacy o di decisioni di tipo finanziario. Da queste brevi osservazioni, risulta chiaro che quella del Giurista d’Impresa è una figura poliedrica, con competenze trasversali che non si limitano al diritto del lavoro o alla contrattualistica, ma toccano anche l’organizzazione aziendale e la gestione d’impresa, la finanza, la due diligence, la governance, la sostenibilità e per certi versi anche la gestione delle risorse umane, la capacità di gestione della crisi, la conoscenza delle tecniche di negoziazione e – nell’ambito delle soft skill – il problem solving.

I programmi dei master post laurea in Giurista d’Impresa sono perciò molto ampi e si intersecano con ambiti di competenza di diverse funzioni aziendali. Le Business School che offrono i percorsi di formazione più completi si contraddistinguono per il loro “approccio anglosassone”, basando i propri percorsi di studio in Giurista d’Impresa sulla metodologia del learning by doing. Dietro vi è la profonda convinzione che la professione si apprenda sul campo tramite l’esperienza diretta e che quindi un buon corso debba prevedere l’analisi approfondita di case history, la gestione di project work approfonditi e un confronto diretto e costante con una faculty board composta da professionisti del settore con una carriera già avviata nelle aziende più prestigiose.

 

Master in Diritto tributario e Contenzioso

Questi master consentono l’approfondimento di questioni legali connesse a tributi e fiscalità, dalle norme fiscali al contenzioso tributario e alla pianificazione fiscale. I destinatari di questi master sono sia neolaureati (o laureandi) in Giurisprudenza ed Economia, sia professionisti già inseriti nel mondo del lavoro come avvocati, commercialisti, consulenti d’impresa o del lavoro, etc.

Gli argomenti sono anche qui molto ampi, spaziando dal diritto tributario sia nazionale che internazionale alla pianificazione e ottimizzazione fiscale. Sono previsti anche approfondimenti sul contenzioso tributario, nella fasi di ricorso e giudizio, affinché il professionista sia in grado di rappresentare il proprio cliente nell’ambito di controversie fiscali dinanzi alle autorità competenti.

Le mansioni di cui può occuparsi uno specialista con le qualifiche conseguite dal Master in Diritto tributario sono consulenza fiscale, pianificazione fiscale con finalità strategiche, la gestione di contenziosi tributari in rappresentanza del cliente e l’assistenza nella redazione di dichiarazioni dei redditi.

 

Master in compliance

Con le crescenti complessità legate alla gestione e all’organizzazione delle aziende e l’aumento di verifiche e controlli da parte delle autorità preposte, si è resa necessaria l’introduzione (almeno nelle aziende più grandi) del CCO, il Chief Compliance Officer. Si tratta di una figura con una funzione molto specifica e importante: egli si occupa infatti di verificare e garantire che l’azienda rispetti e agisca in conformità di tutte le norme cogenti e volontarie, dei codici di condotta di settore, delle procedure e dei regolamenti in vigore.

 

Oltre alle competenze “tecniche”, risultano di estrema importanza soft skill come la capacità di mediare, ma anche di reggere lo stress e le forti tensioni a cui può essere sottoposto un consulente con un ruolo strategico e cruciale come quello del CCO. Motivazione, approccio etico, capacità di organizzazione autonoma e spiccate doti comunicative sono altri requisiti richiesti ad un Chief Compliance Officer di successo.

Per lavorare in quest’ambito è essenziale essere in possesso di una formazione universitaria a base giuridica, ma sempre più richiesti sono anche candidati in possesso di qualifiche conseguite con master post-universitari specifici per questo ruolo. Tali master devono garantire l’apprendimento delle nozioni giuridiche imprescindibili per operare come CCO (esempio: norme sull’antiriciclaggio, GDPR etc.), ma anche formare figure complete e adattive rispetto a un contesto dinamico e in continua evoluzione. Un buon master dovrà offrire un percorso equilibrato che comprenda momenti di esercitazioni pratiche e momenti di acquisizione delle nozioni teoriche, il tutto con un Corpo Docenti di elevata seniority.