NUOVA RUBRICA RACCONTI:
OGGI “LA VICINANZA”

LECCO – Prosegue la nostra nuova rubrica dedicata ai racconti. Ci accompagna settimanalmente la penna di Antonella Straziota, autrice di Malgrate specializzata in storie e favole per bambini, che ogni mercoledì proporrà una sua opera originale.

Se volete pubblicare un vostro testo (per l’infanzia o meno), inviateci brevi racconti alla mail di Lecco News.

Buona lettura.

LA VICINANZA

Era passato un po’ di tempo da quando Intrepida e Sornione erano riusciti a scoprire il segreto della pacifica e serena convivenza tra umani e animali. E, a dire il vero, questa cosa aveva completamente rivoluzionato la loro vita. Se prima trascorrevano le giornate tra un volo a planare, un aperitivo sul lago e una chiacchierata sui problemi dei loro simili, adesso avevano nuovi amici con cui giocare e confrontarsi. Ogni giorno scoprivano qualcosa di nuovo e questa cosa li rendeva euforici.

Un giorno, mentre giocavano con un cucciolo d’uomo, sentirono delle voci che uscivano da una scatola. Incuriositi, si avvicinarono all’oggetto strano che, però, li risucchiò. Qui si ritrovarono intrappolati dietro a uno schermo, da cui guardavano il loro amico e la sua famiglia.

“Ma che succede?” chiesero i due uccelli “Perché siamo qui? E tu che ci hai rapiti chi sei? Cosa vuoi da noi?”

“Scusate la brutalità con la quale vi ho attirati qua” disse la scatola “io mi chiamo Telly e sono una televisione, un oggetto che gli umani utilizzano da molti anni e sono anche molto amato… ma mi sono stancato di essere passivo. Soprattutto ho voglia di insegnare ai bambini e agli adulti una lezione da non dimenticare più. Ma per farlo ho bisogno di voi e della vostra capacità di comprendere e fare comprendere generi diversi!”

“Generi diversi? Parli di noi animali e voi oggetti tecnologici?” chiese Intrepida. “Anche…” rispose in modo misterioso Telly.

Un po’ frastornati, ma anche eccitati dall’idea di affrontare una nuova avventura, si guardarono intorno. Così videro, attraverso gli occhi del televisore delle scene molto belle. Si incantarono a guardare il loro amico che giocava con i suoi genitori e si divertiva un mondo a cucinare con loro, a giocare con i giochi che gli avevano regalato a Natale e che avevano lasciato per tanto tempo a prendere polvere. Poi avevano visto il bambino che ascoltava storie che il papà gli raccontava, mentre la mamma gli faceva il solletico prima di accarezzarlo, per farlo addormentare.

“Ma che bella famiglia!” esclamarono, inteneriti, l’airone e l’aquila.

Ma, un istante dopo, il televisore proiettò altre scene. Il loro amico era solo davanti a lei, che non riusciva a rallegrarlo, né ad interessarlo, poiché lui cercava di attirare l’attenzione dei suoi cari, che però erano concentrati nel guardare il cellulare.

“Questo è ciò che accadeva qualche tempo fa, prima che arrivasse il mostro a immobilizzare le vite degli uomini … ed è ciò che il nostro piccolo amico umano teme che riaccada, adesso che i suoi genitori torneranno alla vita normale. Ho bisogno di voi per evitare che ciò accada.”
“Che possiamo fare noi?” chiesero i due volatili.

“Semplice” disse la televisione “io sono una scatola magica. Posso vedere ciò che accade fuori e posso farmi sentire… purtroppo però non riesco a farmi capire; qui entrate in gioco voi. La vostra fama è ormai arcinota in tutto il mondo, non solo in quello umano e animale, ma anche in quello degli esseri apparentemente inanimati. Per questo vi chiedo di metterci in comunicazione, in modo da comprendere le ragioni di tutti”.

Sornione e Intrepida si consultarono rapidamente e decisero la loro strategia: in un battibaleno riuscirono a mettersi in comunicazione con i cellulari dei genitori del loro piccolo amico e, in concerto con Telly, cominciarono a fare vedere negli schermi le immagini che l’airone e l’aquila avevano visto tramite la televisione. Contemporaneamente avevano “rapito” il bambino e fatto in modo che riuscisse a parlare attraverso lo schermo di Telly e a raccontare a mamma e papà i suoi timori.

I due, prestando attenzione finalmente alla televisione, nel sentire le parole del figlio, capirono che stavano facendo un errore terribile nel riprendere le abitudini che avevano prima che fossero costretti a fermarsi; misero via i loro telefoni cellulari e così, magicamente, Telly restituì, facendolo volare tra le ali di Sornione e Intrepida, loro il proprio bambino e giocarono con lui, fino a che non si addormentò… e così avvenne per tutti i giorni a venire.

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Antonella Straziota
Nasce a Bari nel 1971, laureata in scienze politiche, da dieci anni vive a Malgrate.
La sua passione è scrivere per diletto, e grazie alla sua immaginazione scrive racconti per bambini.
È autrice dei libri “Favole e… favole” e “Natale con fantasia” pubblicati in self-publishing, e della collana “Ai e Sil alla ricerca della sicurezza perduta” (raccolta di sei libri per bambini sul tema della sicurezza), pubblicato dalla casa editrice AIESiL. Ama la natura, la lettura, i gatti e fare passeggiate.

 

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