LECCO – Prosegue la nuova rubrica dedicata ai racconti. Ci accompagna settimanalmente la penna di Antonella Straziota, autrice di Malgrate specializzata in storie e favole per bambini, che ogni mercoledì proporrà una sua opera originale.
Se volete pubblicare un vostro testo (per l’infanzia o meno), inviateci brevi racconti alla mail di Lecco News.
Buona lettura.
LA RINASCITA
Era un tranquillo pomeriggio di fine maggio… oddio, non poi così tanto tranquillo. Sornione e Intrepida, infatti, stavano osservando quella che, secondo quello che raccontava Telly essere la movida. Tutti gli umani si erano riversati sul lago a bere aperitivi in quegli strani contenitori che poi buttavano a terra o anche nell’acqua. Sornione, ancora sconvolto dal ricordo di quando aveva provato anche lui a bere da quel coso che aveva trovato nel lago ed era rimasto incastrato con il becco, cominciò a strillare e ad agitarsi, perdendo più volte l’equilibrio.
Intrepida, preoccupata per il suo amico, cominciò a rincorrerlo e, mentre lo stava rialzando dal suolo per l’ennesima volta, vide una piccola mascherina che l’airone aveva completamente schiacciato.
“Devi scusare il mio amico… non so cosa gli sia successo!” disse l’aquila, sentendo il suo lamento; e poi aggiunse: “possiamo fare qualcosa per aiutarti?”
La mascherina, incredula, sbattette più volte le sue piegoline e chiese: “Ma come, vi preoccupate per me?”
“Ma certo, perché non dovremmo?” chiese Intrepida.
“Beh, io sono un oggetto e, tra l’altro, a voi non servo neanche!” rispose la piccola.
Sornione, che aveva ripreso finalmente coscienza di sé, spiegò alla mascherina, che aveva battezzato Rina, che secondo lui ogni essere ha la sua utilità. “E poi” aggiunse “tu e le tue sorelle siete molto utili, siete sul viso di quasi tutti gli umani che vediamo camminare e, secondo le nostre informazioni, siete la loro arma più importante nella guerra contro il mostro che stanno combattendo”.
“Però non capisco perché sei qui per terra e non sul viso di qualcuno”.
Rina allora spiegò che c’erano varie specie di mascherine, quelle che gli umani tenevano con loro e curavano e quelle come lei, che usavano e poi buttavano via. “Il problema, però, è che qui non è il posto dove dovrei stare e, ogni volta che cerco un modo per arrivare nel posto giusto per me, dove posso ricongiungermi con i miei cari e diventare qualcosa di utile, vengo calpestata!”
“Questo non va bene!” disse, risoluta, Intrepida “Dobbiamo fare qualcosa!”
Chiamarono Telly, e, insieme a lei, cominciarono a cercare tutte le sorelle di Rina abbandonate per strada. Durante la ricerca trovarono anche tanti cugini di Rina, i guanti, anche loro desiderosi di arrivare nel posto da dove sarebbero rinati. Quando ebbero finito di raccogliere mascherine e guanti, i tre si guardarono negli occhi e decisero che avrebbero fatto qualcosa per far comprendere agli uomini l’importanza di riporre ciò che non utilizzano più nel luogo opportuno.
Telly raccontò agli uomini, attraverso un bellissimo cartone animato, la storia di una mascherina che voleva diventare una borsa e di come questo sogno si realizzò, non appena raggiunse il luogo “magico”, grazie alle “coccole” di mani esperte che, piano piano, la trasformarono in ciò che era il suo desiderio più grande.
Da quel giorno, tutti i bambini che avevano visto il cartone, nel momento in cui vedevano una mascherina in terra, la raccoglievano e, invitando anche gli adulti a farlo, la mettevano nel cestino dei rifiuti, perché sapevano che da lì, qualcuno sarebbe arrivato a prenderla e a trasformarla in qualcos’altro di meraviglioso e utile.
Antonella Straziota
Nasce a Bari nel 1971, laureata in scienze politiche, da dieci anni vive a Malgrate.
La sua passione è scrivere per diletto, e grazie alla sua immaginazione scrive racconti per bambini.
È autrice dei libri “Favole e… favole” e “Natale con fantasia” pubblicati in self-publishing, e della collana “Ai e Sil alla ricerca della sicurezza perduta” (raccolta di sei libri per bambini sul tema della sicurezza), pubblicato dalla casa editrice AIESiL. Ama la natura, la lettura, i gatti e fare passeggiate.
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