LECCO – Prosegue con la seconda puntata la nuova rubrica di Lecco News dedicata ai racconti. Dopo l’esordio grazie alla penna di Antonella Straziota, autrice di Malgrate specializzata in storie e favole per bambini, oggi è la volta di una breve opera originale di Pietro Pancamo.
Se volete pubblicare un vostro testo (per l’infanzia o meno), inviateci brevi racconti alla mail di Lecco News.
Buona lettura.
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Dal mio diario
Ora che sono vecchio, cerco fra i miei ricordi smemorati qualche traccia residua dell’epoca felice quando, a sera, il buio s’infervorava di stelle e intanto gli angeli padrini, quelli che in Paradiso fabbricano l’anima di ciascun essere umano, discendevano dal cielo, portando in dono ai bimbi più buoni della Terra un folto numero di sogni fiabeschi e divertenti.
Mentre i grandi –per riprendersi dalle snervanti peripezie dell’ufficio, o comunque del lavoro e dell’esser genitori– si concedevano un breve scorcio ancora di tv e Pippo Baudo, gli angeli, incorporei come sono, penetravano i muri esterni delle case, per cospargere, invisibili, d’universi in miniatura, colmi di colori e meraviglie, i pensieri sghembi e “svenuti” dei piccini addormentati.
A tal proposito, so per certo che i miei amici s’accontentavano beati di godersi la sensazione d’intensa gioia che provavano al risveglio (e ch’emanava, si capisce, dal poco che nelle loro menti rimaneva dei mondi favolosi che avevano esplorato).
Ma i sogni, io, ero determinato a ricordarli per intero e così, al momento di coricarmi, spesso mi fingevo già assopito; poi –quando reputavo che il mio padrino se ne fosse ormai andato (visto che non percepivo più le sue mani eteree aleggiarmi dentro la fronte e il capo)– mi sedevo nel letto, inoltrandomi da testimone cosciente in quei piccoli cosmi, dominati dalla fantasia e da una pace allegra.
E dove, peraltro, abbondavano i prodigi. Oh, erano tanti per davvero! Addirittura ne comparivano a miriadi! Forse per questo la mia prima raccolta di componimenti s’intitolò «Poesie ad occhi aperti» e il mio romanzo d’esordio «Immagini d’incanto»; forse per questo, oggi mi dico, sono gli insonni soprattutto a ritrovarsi, da adulti, a fare gli scrittori!
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Pietro Pancamo (1972, pietro.pancamo@alice.it; pipancam@tin.it)
è un editor con regolare qualifica professionale.
Dopo essere stato incluso nell’antologia «Poetando» (Aliberti), curata da Maurizio Costanzo, s’è visto pubblicare una breve raccolta di versi dal blog «Poesia» della Rai e dedicare una puntata del programma «Poemondo» dalla radio nazionale della Svizzera italiana.
Oltreché nel portale de «Il Fatto Quotidiano», suoi testi sono apparsi su «Poesia» (Crocetti Editore), «Il Ridotto», «Carmilla», «Tuttolibri», «Gradiva», «Vibrisse», «La poesia e lo spirito», «El Ghibli», «IF. Insolito e Fantastico», «FantasyMagazine», «Il Paradiso degli Orchi», «Diogen» (periodico di Sarajevo, fra i più importanti d’Europa), «Filling Station» (quadrimestrale canadese), «Il-Pont» (trimestrale maltese) e «Philos» (rivista brasiliana di Recife).