LECCO – Dopo i tre gradi di giudizio confermata la condanna a tre anni e dieci mesi di reclusione all’orco che abusò della figlia di 10 anni.
L’indagine trae origine dalla denuncia che nel gennaio 2013 la coraggiosa madre della minore consegnò ai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Lecco. Le lunghe ed estenuanti indagini affidate agli agenti della Sezione Minori, attualmente coordinati dal commissario capo Danilo Di Laura, hanno permesso di inchiodare l’orco, responsabile di abusi sessuali sulla figlia di appena dieci anni. I fatti sono maturati in un agriturismo della Provincia di Lecco dove il mostro approfittando dell’assenza della madre, rimanendo solo con la minore, mascherando le attenzioni sessuali come fossero dei giochi innocui, approfittava di lei con toccamenti e strusciamenti; arrivando addirittura, avanzando la scusa “siamo più comodi” a dormire entrambi nudi nel letto dell’approfittatore, anche per tutta la notte.
Per l’ennesima volta grazie ai copiosi elementi raccolti dal personale specializzato della seconda sezione della Squadra Mobile, il Tribunale di Lecco aveva condannato G.U., sentenza confermata dalla Corte d’Appello di Milano ed infine ribadita dalla Corte di Cassazione, assicurando il reo alla Giustizia. In considerazione della gravità del reato, nei confronti dell’uomo sono state inflitte ulteriori pene accessorie che includono ad esempio la perdita della patria potestà genitoriale, il divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori ed il divieto di svolgere lavori che prevedano il contatto con i minori. Da ieri, finalmente l’orco è detenuto nella casa circondariale di Bollate (Mi).
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PADRE ORCO ABUSA DELLA FIGLIA UNDICENNE, CONDANNATO A QUASI QUATTRO ANNI