GIORNATA DEL RICORDO:
A CALOLZIO LA TESTIMONIANZA
DI UN’ESULE DALMATA

calolzio foibe 2CALOLZIOCORTE – «Il ricordo è un dovere per non cancellare le tracce della storia e delle sofferenze, impedire che l’ignoranza prevalga e che certi orrori si ripetano ancora» così recita il comunicato che l’amministrazione comunale di Calolziocorte ha emanato in occasione della Giornata del Ricordo.

Queste parole hanno assunto un significato più concreto alle ore 10:00 di martedì 10 febbraio, quando, presso il parco Martiri delle Foibe, antistante il monastero di Santa Maria del Lavello, la giunta di Calolziocorte ha voluto deporre una corona di fiori sulla lapide che ricorda le vittime delle foibe. Nella mattinata di sole che ha fatto di cornice alla cerimonia erano presenti il sindaco Cesare Valsecchi, il vicesindaco Massimo Tavola, gli assessori Valentino Mainetti e Wilna De’ Flumeri.

L’iniziativa ha visto partecipare una signora, esule dalmata, che ai tempi fu forzata ad emigrare in Italia, ed anche il nipote di un soldato disperso in Russia. Il vicesindaco Tavola, particolarmente orgoglioso della presenza della signora, ha definito questo evento «un gesto nuovo, di suggerimento e invito alla memoria per tutti i cittadini calolziesi».

Organizzare momenti di questo tipo in cui raccogliersi intorno al ricordo di quelle vittime è di un’importanza storica fondamentale, in particolare nel comune di Calolziocorte, dove risiedono alcune famiglie direttamente coinvolte. Queste si sono sentite onorate di partecipare ed hanno apprezzato il ricordo che Calolziocorte ha voluto rivolgere a loro e al dramma che hanno vissuto. Sempre nel comunicato si legge «questa tragedia, a lungo dimenticata, viene ricordata in questa giornata che diventa, così, un’occasione fondamentale per affrontare in maniera condivisa le barriere di odio e discriminazione». Un piccolo esempio di come, anche i gesti più semplici, possono alleviare la tristezza di chi scopre di non essere solo nel ricordare.

P. S.

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