LECCO, NELLA NOTTE BOCCIATA
LA “TARIFFA PUNTUALE” DEI RIFIUTI. E IL PD SI SPACCA

Come viene misurata la tariffa puntuale: dal "codice a barre" al "transponder"LECCO – Nel silenzio generale, verso le undici e mezza della sera è stato discusso nel corso dell’ultimo consiglio comunale questo interessante ordine del giorno sulla cosiddetta “tariffa puntuale” (vale a dire la possibilità per ciascun utente di pagare in base a quanti rifiuti produce). Sul tema, il PD si è spaccato e per un solo voto – 13 contrari e 12 voti a favore – l’odg presentato da Alessandro Magni non è passato.

Il gruppo Ncd ha votato a favore, realizzando una curiosa saldatura con l’esponente della sinistra storica. “Capiamo e ben comprendiamo le difficoltà tecniche – dichiara in merito il consigliere Antonio Pasquini – ma il dispositivo dell’ordine del giorno dava la possibilità di avere un congruo tempo per sperimentare la tariffa puntuale. Inoltre si poteva attivare in via sperimentale non in tutta la città ma solo in un rione o in alcune vie”.

Spiacevole che argomenti cosi importanti vengano trattati nel disinteresse generale; sperimentare un modo diverso di raccolta e per le tariffe dei rifiuti significa migliorare la qualità della vita e ridurre i costi. “Davanti a fisiologiche difficoltà – chiosa Pasquini – non ci si può limitare a rilevare il problema, ma bisogna volare alto ed avere la capacità di progettare il futuro”.

> COS’E’ LA “TARIFFA PUNTUALE”