L’INDIMENTICATA ASINELLA ALBACHIARA SFOGGIA LA LIVREA INVERNALE ALLA CAPANNA MONZA

Egregio Direttore, certamente i lettori di LeccoNews non avranno
scordato la storia di quell’asinella un po’ sfortunata che ha trovato in Luigi, gestore
della Capanna Monza, e nei frequentatori del rifugio tanti amici oltre ad affetto e
vicinanza. Praticamente, una famiglia. Ora “la piccola” è cresciutella e si è
irrobustita. Sempre più spesso quando la si cerca alla capanna ci si sente
rispondere che Albachiara è tranquillamente in giro per i boschi e che a
volte fa i capricci, proprio come fanno gli adolescenti di ogni razza e latitudine.
Beata lei, che può andarsene a spasso in mezzo alla natura!!

La rada e soffice peluria che aveva caratterizzato il suo aspetto estivo si è
trasformata in una folta e ispida “trapunta” che le consente di affrontare i
rigori dell’inverno, anche quando abbandona la tiepida stalla di Erve che la
ospita nei giorni di chiusura del rifugio, che è comunque sempre ben esposto
al sole e in questa un po’ strana stagione non è quasi mai mancato e rende anche
la sua vita in quota, assai gradevole.

Andando a rivedere le foto da quell’ormai lontano 2 giugno dell’anno passato,
quando aveva bruscamente impattato la dura quotidianità della vita in
montagna e con  una mamma che di lei non ne voleva sapere, è facile constatare i
cambiamenti che la quasi maggiore età  ha scolpito nel suo aspetto asinino.
Non ha comunque cambiato le sue, culinarie, abitudini estive: oggi come ieri
segue Luigi e i suoi collaboratori quando portano i piatti ma anche i vassoi con i
caffè agli avventori seduti ai tavoli che restano la sua vera passione, da
coltivare nel suo molto tempo libero.

Gli escursionisti non le fanno mai mancare bocconcini prelibati che
Albachiara dimostra chiaramente di apprezzare, soprattutto se arrivano
dai bambini con i quali ha saputo instaurare un rapporto di vera e giocosa simpatia.

Grazie per l’ospitalità.

Lettera firmata