SERVIZIO IDRICO, DALLA PROVINCIA
UN ALTRO ANNO A IDROSERVICE.
“MA LA STORIA NON È FINITA”

polano scaccabarozzi provincia idroservice LECCO – Il consiglio provinciale approva l’annunciata proroga a Idroservice dell’affidamento del Servizio idrico integrato. L’azienda, facente capo alla holding Lario Reti spa, si è così aggiudicata per un altro anno la gestione dell’acqua nel territorio della provincia lecchese. Unanime la maggioranza PD, contraria la Lega che vede sfumare il controllo analogo.

Nei prossimi sei mesi Idroservice dovrà affrontare ciò che non è riuscita a fare nei precedenti dodici, e intanto si attende da Roma l’emendamento Fragomeli.

“Si tratta di un atto dovuto – spiega il presidente Flavio Polano -, non avevamo altre alternative percorribili essendo Idroservise l’unica azienda in grado di mantenere attivo il servizio. Questa volta però non si potrà più rimandare, le tempistiche ora sono certe, entro giugno si dovrà definire un affidamento a medio-lungo termine. In caso contrario non resterà che bandire una gara per la gestione del SII, cosa che auspico non accada”.

La proroga della gestione è divenuta necessaria infatti dopo che Idroservice non ha rispettato gli indirizzi e le scadenze imposte dalla precedente amministrazione provinciale per sanare le incongruenze legislative in capo alla vicenda dell’acqua lecchese.

È Anna Mazzoleni, consigliere democratico con delega all’Ufficio d’Ambito, a motivare la richiesta di proroga. “Una serie di avvenimenti hanno impedito di rispettare le scadenze e giungere entro l’anno (dicembre 2013 – dicembre 2014, nda) alla definizione del servizio a medio-lungo termine. Innanzitutto le novità normative regionali, nazionali e comunitarie, che hanno lasciato intravedere aperture verso soluzioni più elastiche rispetto a quelle stringenti del dicembre scorso. Come confermato anche dalla relazione dell’advisor del maggio 2014″.

provincia mazzoleni crimella

“Approfondimenti su questi nuovi percorsi – prosegue Mazzoleni – sono stati però rallentati dalla comparsa del decreto Delrio che ha sconvolto la linearità dei lavori del consiglio provinciale. Si consideri poi che in questi mesi sono intervenuti sia il rinnovo del consiglio di amministrazione della società che la tornata elettorale, la quale ha modificato gli equilibri sia all’interno di villa Locatelli che nell’assemblea dei sindaci”.

Arriva poi agli ultimi mesi del 2014 Mazzoleni attribuendo al decreto legge ‘sblocca Italia‘ di ottobre di “aver preso in contropiede chi stesse valutando percorsi diversi”. Ma ricorda per concludere che “la storia non è ancora finita” riferendosi chiaramente, anche se non esplicitamente, all’emendamento Fragomeli inserito nella legge di Stabilità in via di approvazione.

“La proroga impone la necessità di individuare un affidatario a medio-lungo termine entro i prossimi sei mesi e già con febbraio dovranno essere pervenute tutte le proposte. Le tempistiche sono ambiziose ma ci sono tutte le ragioni per credere che verranno rispettate” conclude la consigliera incaricata dei rapporti con l’azienda speciale.

provincia zambetti simonetti legaSposa la linea dei democratici Matteo Canali (Nuovo centro destra) che vede nell’amministrazione provinciale il luogo di sintesi per le istanze della più vasta assemblea dei sindaci. “Non si deve dimenticare che questo consiglio nasce come espressione diretta dei sindaci, non vi è più, dunque, dualità di pensiero tra i due organismi. A questa sede spetta l’atto definitivo nell’iter della gestione del SII e dovrà essere fatto come sintesi alta delle espressioni dei primi cittadini”.

Fuori dal coro i due esponenti leghisti, Stefano Simonetti ed Elena Zambetti. È quest’ultima che annuncia il voto contrario perché “questo percorso si pone contro tutta la legislazione superiore, regionale, nazionale e comunitaria. È in sfregio all’esito referendario. Inoltre in conferenza dei sindaci avremmo accolto il provvedimento se nel testo aveste inserito ‘controllo di primo livello’ che significa ‘controllo analogo’, invece avete scelto di mantenere la formula ‘in house providing’ che vuol dire tutt’altro“.

C. C.