PONTICELLO VAL D’ERVE: “ANCORA IN QUESTA PIETOSA SITUAZIONE ALLA FUTURA MONZA-RESEGONE?”

Ponticello sgaruppatoEgregio Direttore, qualche mese fa avevo nuovamente segnalato che il ponticello in località Camosci in Val d’Erve, che consente di attraversare il ruscello e procedere verso la Capanna Monza, versava in pessime condizioni, auspicando che il responsabile della locale Comunità Montana che lo ha costruito provvedesse a farlo riparare: il piano di calpestio infatti, è gravemente usurato e non garantisce l’incolumità di chi transita. Residenti e escursionisti stanno, però, ancora aspettando che qualcuno si armi di buona volontà ma anche di chiodi e martello per sostituire le assicelle sfondate o gravemente ammalorate. Non dovrebbe essere una cosa molto difficile e tantomeno dispendiosa. Tutto è, invece, rimasto come all’inizio di ottobre. Che sia una ripicca?

La cosa stupisce ancor di più se si considera che questo ente, il cui futuro è spesso messo in discussione dal legislatore, dovrebbe prendere la palla al balzo per fare sempre meglio e sempre di più in favore del territorio montano di competenza e dei cittadini che lo abitano o lo frequentano abitualmente. Sarà un caso di omonimia o il  presidente che non trova i soldi e l’attenzione per riparare un ponticello di transito turistico è lo stesso che, entusiasticamente, ha recentemente sottoscritto l’accordo di programma con altri amministratori lecchesi e regionali per valorizzare l’accesso e l’utilizzo delle falesie locali?

L’ente che ha garantito svariate centinaia di migliaia di euro per finanziare questo qualificante progetto, ha voluto certamente dare un segnale forte e chiaro, per sostenere in chiave turistica il comparto montagna ma se chi è diretto verso le pareti alle spalle della capanna Monza,  deve rischiare di farsi male quando sale o quando rientra all’imbrunire, non mi pare che questo sia un bel biglietto da visita, anche per un presidente così distratto e poco attivo. Speriamo non succeda mai nulla!!

Chissà se questo presidente, che ha sempre un sorriso per tutti e per ogni occasione, almeno a Natale saprà dare un segnale del suo avvento nella stanza dei bottoni della Comunità Montana della Valle San Martino: sappia che alcune settimane or sono alla Capanna Monza era presente anche la commissione rifugi del CAI e certamente, transitando  sul ponticello più sgaruppato che ci sia, non ha potuto che constatare, con amarezza, quale sia il disinteresse dell’autorità preposta alle infrastrutture turistiche della zona, oltre che per il lavoro di chi gestisce con passione  l’unico rifugio montano in questa stupenda vallata, sopra Erve.

Da ultimo ma non per ultimo, se lo ricordi il presidente della Comunità Montana “incriminata”, che il sentiero che porta allo storico rifugio della Monza è inserito, ormai da anni, nel circuito denominato MOUNTAIN FITNESS e che, il luogo, è pubblicizzato via Internet ed inserito in percorsi turistici ed escursionistici che attirano appassionati di montagna e di arrampicata sportiva, provenienti da vari stati europei. Il cartello fa bella mostra di sé  davanti al rifugio ed è stato voluto, in tempi migliori, anche dalla Comunità Montana della Valle San Martino (sic!!). E il turismo ringrazia.

Una domanda a questo punto è d’obbligo: ma perché dobbiamo sempre farci riconoscere? Per il disinteresse di qualcuno, infatti, la figuraccia la fa tutto il territorio, che è bellissimo anche con la nebbia di ieri. Alla prossima Monza-Resegone saremo ancora in questa pietosa situazione? Si ripari dunque questo ponticello e lo si faccia in fretta, smettendola di coprirsi di ridicolo davanti ai turisti di mezza Europa.

[Lettera firmata]