RIVA (CONFARTIGIANATO):
“ALLA CAMERA DI COMMERCIO SPONSORIZZIAMO VALASSI”

ValassiLECCO – “A guidare la Camera di Commercio serve un uomo di grande esperienza in vista di accorpamenti tra enti camerali, un uomo che sappia rappresentare in maniera efficace il territorio”. E quell’uomo è Vico Valassi. Questa in sintesi, ad oggi, è la posizione di Confartigianato provinciale di Lecco, espressa durante il bilancio di fine anno. Se non ci fossero all’orizzonte i ribaltamenti ventilati dalla legge di Stabilità, certamente gli artigiani avrebbero proposto un proprio candidato, forti del fatto che la categoria rappresenta più del 37% delle imprese dell’area.

ARTIGIANI 2014Il presidente Daniele Riva di Confartigianato, al fianco del vice presidente Francesco Rotta e il segretario Vittorio Tonini, non ha nascosto delusione e rabbia nei confronti del Governo: “Ci si attendeva da Renzi netti cambiamenti e invece siamo sempre qui a combattere con una pesante burocrazia e un’incidenza fiscale che mina la stessa esistenza di molte imprese”.

Non va meglio a livello locale, ad iniziare dal Pgt appena varato. Gli artigiani si aspettano di poterlo ridiscutere. “Un recupero” – dicono per bocca del segretario Tonini –  al fine di potervi introdurre le proposte presentate dalle forze produttive e ignorate dall’attuale amministrazione.

Nel frattempo Confartigianato cerca di rispondere al cambio di panorama dentro e fuori dell’associazione. Assieme ad altre due aree (Lomellina e alto milanese) sta adottando un nuovo gestionale dei servizi. Per il prossimo anno si prepara ad accogliere i privati e tutte le persone a cui altre associazioni di categoria non potranno più garantire la compilazione delle dichiarazioni dei redditi, perché anche qui la normativa, cambiata, pretende requisiti che Confartigianato Lecco possiede.

Scenari mobili e poco identificabili quelli alle porte, il prossimo anno il capoluogo rinnoverà il Comune, la Camera di Commercio e anche i vertici dell’associazione cambieranno. Sullo sfondo un territorio che sta perdendo la Prefettura e chissà quali altri uffici pubblici, mentre i referenti istituzionali diventano evaporano. “Abbiamo chiesto un incontro con il presidente facente funzione della Provincia da più di tre settimane, ma non abbiamo ancora avuto risposta” ricordano all’unisono Riva e Tonini. Non è neppure una lamentela, ma un riscontro di quanto sia liquida la situazione.

Nonostante ciò, la vita imprenditoriale continua ad essere effervescente. Se è vero che gli artigiani in pensione chiudono e abbandonano il lavoro, mentre in passato lo continuavano, gli under 35enni al contrario si mettono in gioco e provano a la carta in proprio, rappresentando l’80% delle nuove ditte. In questo modo intorno a Confartigianato Lecco ruotano stabilmente più di 4mila e 500 associati.

 

 

 

In definitiva formazione, sostegno al credito attraverso la Cooperativa di Garanzia, Expo, attenzione alle risorse distribuite dai bandi europei, previdenza (ad esempio recuperato 1,5 mln di euro grazie al riconoscimento degli anni di naja per molti associati) sono le aree in cui l’associazione punterà per i prossimi dodici mesi.

Per il resto si naviga a vista, sapendo che se i tempi della produzione mostrano intervalli brevi e ritmi sincopati (ormai ordini da una settimana all’altra rappresentano la normalità) d’altro canto le commesse non mancano.

Insomma gli artigiani invitano ad avere maggiore fiducia, mentre attendono di poter contare su referenti istituzionali capaci di cogliere il cambiamento già in atto nel mondo economico.