VILLA EREMO: PRONTO UN VOLUME
SUI LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA

villa eremo alto LECCO – Terminati a fine ottobre i lavori di messa in sicurezza di villa Eremo (l’immobile storico del XVI secolo, di proprietà dell’Azienda Ospedaliera di Lecco, dal gennaio 2013), è stata data alle stampe una pubblicazione dedicata all’intervento realizzato costato circa 400.000 euro, di cui una parte significativa messa a disposizione dalla Fondazione Cariplo, attraverso un bando vinto dall’Azienda di via dell’Eremo.

La pubblicazione, uscita in questi giorni , oltre a richiamare alcune notizie storiche sulla villa, il corpo più antico risale al XVI secolo, mentre è soltanto alla fine dell’800 che il complesso assume la forma attuale, riproduce anche materiale documentale di un certo rilievo, ad esempio una pianta seicentesca dell’area antistante alla villa ed alcuni estratti dei catasti storici.

Villa Eremo e il suo parco, nel febbraio 2011, sono stati dichiarati “beni di interesse storico e artistico” dalla Direzione generale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia. Così nella pubblicazione si sottolinea come l’intervento messo in campo abbia avviato una serie di interventi di tipo conservativo – ancora da completare – intesi a favorire il più possibile la conservazione dei materiali e garantire la permanenza della materia storica individuando e bloccando le principali fonti di degrado strutturali.

villa eremo corteI lavori hanno teso inoltre ad impedire crolli di porzioni di edificio e a garantire un accesso sicuro per eventuali operazioni di rilievo o indagini nelle fasi di progettazione di un possibile e successivo intervento di recupero e riuso compatibile dell’edificio. Altri paragrafi della pubblicazione sono dedicati agli obiettivi, alle strategie e alle modalità di realizzazione degli interventi di messa in sicurezza.

Significative, tra le operazioni realizzate, la copertura provvisoria del compendio consentendo così l’arresto del degrado dell’interno della villa e della fascia sottogronda degli intonaci esterni e l’analisi con il georadar della porzione di terreno in corrispondenza dell’accesso alla villa di fronte alla chiesa del Germanedo per verificare la presenza di tombe nell’antico cimitero che, come confermati dai disegni seicenteschi riprodotti nella pubblicazione, si trovano più verosimilmente ai lati della chiesa stessa.