COMITATO ACQUA: “I TEMPI STRINGONO, VOGLIAMO CHIAREZZA”

comitato acqua (7)LECCO – “Vogliamo delle risposte concrete”. Tiziana Rinaldi, coordinatore del Comitato lecchese dell’Acqua Pubblica e dei Beni comuni non ha dubbi, a suo avviso gli amministratori stanno tergiversando:”Si continuano a portare alla luce argomentazioni per non arrivare a decisioni? La nostra impressione è che si sta menando il can per l’aia, per dirla in maniera semplice, e questo non giova a nessuno, tanto meno ai cittadini, ci sono investimenti da fare, le tariffe sono state aumentate e non paghiamo una consulente che ha certificato che non è stato fatto nulla. Siamo ancora a dibattere sul progetto Idroservice e su quello di Merate”. La richiesta è semplice:“Chiediamo pubblicamente che gli amministratori parlino chiaramente e ci dicano dove vogliono andare. Dopo la conferenza dei comuni c’erano alcuni obblighi a cui adempiere, sembra che si faccia un passo avanti e tre indietro. La strategia è quella dell’immobilismo e anche l’emendamento Fragomeli non sta mettendo al sicuro l’acqua pubblica…anzi…Tutto ciò che si sta facendo lo si fa in direzione contraria. Se i sindaci hanno votato, chi conduce il gioco? Perché il cammino che è stato votato non è stato portato a compimento? Dove si vuole arrivare? A questo punto ci sorge qualche dubbio che si voglia davvero arrivare alla gestione pubblica dell’acqua”.

comitato acqua (6)Ora che i tempi stringono i componenti del comitato temono che la proroga auspicata da molti non ci sarà e che la scadenza dell’affidamento iniziale verrà corretto da un anno a due:”Non c’è trasparenza – ha sottolineato Rinaldi – ciò che colpisce in questa vicenda sono tutti questi giochini, si dice una cosa e se ne fa un’altra”.

Sulle pareti dell’Arci, dove si è tenuta la conferenza stampa, due striscioni eloquenti:”Sindaci: Attenzione a non scivolare sull’acqua” e “L’acqua è un bene di tutti, non può essere gestito pensando al mercato. Sarebbe giunto il momento di smetterla di raccontarsi favole”. I rappresentanti del comitato per l’occasione hanno anche preparato un documenti contenente 26 interrogativi sulla gestione dell’acqua, ribadendo la volontà espressa dai cittadini con il referendum.

Pochi giorni fa si è tenuta anche l’udienza davanti alla Corte dei Conti e su questo è intervenuto Salvatore Krassowski, vicesindaco di Cernusco Lombardone:”In aula è emersa l’estrema difficoltà del Presidente della Provincia Polano che davanti agli 8 giudici cercava di giustificare le criticità emerse circa la mancata esecuzione della delibera del consiglio provinciale. Il presidente della Corte l’ha interrotto e ha chiesto spiegazioni più dettagliata sull’indirizzo del modello gestionale e Polano, solo dopo qualche secondo, ha risposto “affidamento diretto”. Sembrava palese che in quel momento Polano si stesse trincerando dietro al solito politichese”. L’obiettivo del comitato è fare chiarezza su questa vicenda e raccontare la verità ai cittadini:”Noi siamo disponibili a incontrare i cittadini, come già abbiamo fatto in passato, perché si meritano delle spiegazioni, anche se è complicato riuscire a spiegare tutta la vicenda, con i dati e le cifre alla mano è possibile”. Un’opportunità ai cittadini, probabilmente, anche se ancora deve essere confermato, sarà data il 10 dicembre con un incontro pubblico organizzato insieme a Qui Lecco Libera.

 E.P.