CONFINDUSTRIA: “RIPARTIAMO
DAL METALMECCANICO, SOLO COSI’
CI SARA’ RILANCIO”

confindustria metalmeccanicoLECCO – “Il settore metalmeccanico deve tornare a far crescere l’Italia”. Lo dice Lorenzo Riva, presidente del gruppo metalmeccanico di Confindustria Lecco. “Il costo del lavoro è troppo tassato e bisogna sempre fare i conti con una pressione fiscale elevata, ma i numeri segnalano con chiarezza che l’industria metalmeccanica è il motore della nostra economia”. Dai dati dell’analisi congiunturale di settembre emerge uno scenario di sostanziale stabilità. Rispetto ai mesi estivi si è verificato un rallentamento degli ordinativi interni, nel caso dell’export, invece, le imprese hanno indicato una tenuta degli scambi, con oltre il 70% dei giudizi riguardanti livelli di crescita o di mantenimento. Sul versante dell’attività produttiva si registra una prevalenza di giudizi di stabilità (73% del campione) ma, al contempo, una maggiore incidenza delle indicazioni di aumento rispetto a quelle di rallentamento della produzione. La differenza è riscontrabile anche esaminando il tasso medio di utilizzo degli impianti che per le imprese metal meccaniche in settembre si è attestato al 76,7%. Il dato risulta superiore di quasi tre punti percentuali a quanto registrato in settembre per le imprese nel loro complesso, considerando cioè tutti i settori.

Per quanto riguarda il fatturato si riscontra un generale mantenimento dei livelli, confermato dal bilanciamento dei giudizi di diminuzione e di crescita che assumono entità confrontabili. Le aspettative risultano improntati al mantenimento dei livelli per l’80% del campione, mentre per il restante l’ipotesi prevalente è improntata sulla diminuzione. “Da anni abbiamo troppi bastoni tra le ruote – il vicepresidente del gruppo metalmeccanico Giovanni Pastorino –, ma nonostante tutto riusciamo a resistere anche se non ci sono grandi segni di ripresa. C’è un’evidente contrazione del mercato interno, mentre l’export è leggermente in crescita, almeno questo è positivo”.