‘VIGILI AMMUTINATI’: VOLONTÉ BACCHETTA E ANNUNCIA 4 BICI. PASQUINI: “BASTA COMUNICATI”

volontèLECCO – Il consiglio comunale è occasione per l’assessore Armando Volonté per chiarire la querelle che ha portato alla ribalta mediatica il comando di polizia locale: la richiesta di mobilità protocollata da dodici agenti ha aperto infatti una riflessione ai piani alti di palazzo Bovara e molte discussioni tra la cittadinanza.

L’assessore alla sicurezza e polizia locale ha così illustrato all’assemblea che il comando lecchese attualmente è sotto-dimensionato, vi è infatti oggi il 15% in meno del personale di polizia attivo nel 2010, il 20% in meno del 2006. Numericamente gli agenti alle dipendenze di palazzo Bovara sono 45, a fronte delle 50 unità necessarie, e la promessa dell’assessore è di raggiungere quel numero durante il 2015.

Armando Volonté comunica inoltre che le 12 richieste di mobilità preventiva pervenute nelle ultime due settimane verranno respinte, e riconosce tale gesto clamoroso essere legato ad esigenze di servizio, in particolare alla raccomandazione di non utilizzare le auto di servizio nei centri dei rioni cittadini. Dunque di pattugliare a piedi.

A tale proposito il titolare alla sicurezza della giunta Brivio sottolinea che tale pratica di comportamento non è imposta né da ordinanze né da direttive verbali. Si è trattato esclusivamente di una raccomandazione verbale finalizzata a un più scrupoloso pattugliamento del territorio.

“Dovrebbe vigere il buon senso, – prosegue l’assessore -, nell’ottemperare a questa indicazione, e nel caso di situazioni climatiche sfavorevoli – sono state infatti le ore di servizio sotto la pioggia ad aver fatto “traboccare il vaso” – il regolamento regionale di polizia locale prevede l’uso degli impermeabili che sono parte integrante della dotazione degli agenti”.

Sempre in ottica di migliorare il perlustramento dei rioni, Volonté annuncia ai colleghi consiglieri l’acquisto di quattro biciclette debitamente equipaggiate che dal primo gennaio 2015 saranno a disposizione dei ghisa lecchesi.

La spiegazione dell’amministrazione cittadina non soddisfa però comunque la minoranza che per voce del consigliere Antonio Pasquini (Ncd) si mostra molto preoccupata. “La richiesta di mobilità di un nutrito gruppo di agenti denota una situazione di malessere evidente; un malessere ritengo sorto anche internamente al corpo di polizia municipale. In questi anni ho notato i numerosi comunicati stampa riguardanti azioni di prevenzione e sequestri, ma visto l’accaduto consiglierei all’amministrazione di dedicarsi meno ai comunicati e fare più attenzione a come viene condotto il corpo di polizia urbana”.

Riconoscendo infine al servizio di vigilanza un ruolo fondamentale nel rapporto amministrazione-collettività, Pasquini auspica la convocazione di una commissione per fare chiarezza di fronte ai rappresentanti dei cittadini.

Registrando le reazioni della politica locale è indubbio che, più che gli agenti “ammutinati” e rimessi nei ranghi, nell’occhio del ciclone ci sia finito il comandante Morizio, sebbene nessuno in aula abbia pronunciato esplicitamente il suo nome.

C. C.