A LECCO UN “APERITIVO THRILLER
IN SALSA MILITARE”

LECCO – Appuntamento sabato 15 novembre, allo Shamrock Irish Pub di Lecco, con “Aperitivo thriller in salsa militare”. A partire dalle 18, l’attore e poeta Carlo Arrigoni e lo scrittore Claudio Zubani, presenteranno i loro nuovi lavori.

Arrigoni, bulciaghese classe ’75, dopo i successi delle sue raccolte poetiche e quelli teatrali, ha dato vita al recital intitolato Il Grande Capitano, la cui prima assoluta è andata in scena domenica  nella biblioteca di Ponte San Pietro nell’ambito delle manifestazioni per celebrare il 50° della fondazione della biblioteca stessa. Per l’occasione l’artista è stato accompagnato da due giovani musicisti, i fratelli Daniel e Silvio Ravasio, che si sono alternati con le sue letture.

“Si tratta di una serie di letture che non racconta la storia della Grande Guerra bensì narra di storie della Grande Guerra» spiega l’artista. «Non si parla di come è nata la Prima Guerra Mondiale, dove si svolge, le nazioni che vi parteciparono e chi vinse la guerra ma è un viaggio più intimo e descrittivo di chi ha vissuto in prima persona quell’orrendo periodo. Il Grande Capitano non è un militare in particolare, è una figura metafisica, può essere ognuno di noi, anche nella nostra vita quotidiana, perché nel bene o nel male vi è sempre da lottare. Nei brani da me raccolti e raccontati si passa da letture di Emilio Lusso tratte da “Un anno sull’altipiano” a poesie e brani di poeti come Ungaretti e D’Annunzio, da lettere di guerra di soldati al fronte a lettere del Papa dell’epoca Benedetto XV, con un intermezzo psicologico tratto da “Terra di Nessuno” di Eric Leed”.
Insieme a lui ci sarà Claudio Zubani, autore del libro Mohamed Saji – Diario di un malvivente, uscito ad agosto in formato ebook e a ottobre in versione cartacea. Il testo, edito da GDS edizioni di Vaprio d’Adda, rappresenta l’esordio letterario dello scrittore lecchese. “All’inizio era nato come un romanzo horror per raccontare il lato più feroce e crudele insito nel genere umano. Pagina dopo pagina le caratteristiche del protagonista sono mutate e alla fine direi che ne è uscito un thriller con alcuni aspetti relativi al sociale che ci troviamo ad affrontare quotidianamente” spiega l’autore. La storia è infatti quella di un giovane tunisino arrivato in Italia in cerca di fortuna. Lentamente i suoi sogni si infrangono contro la dura realtà di una difficile integrazione in un mondo per lui completamente nuovo. Per poter vivere inizia a rubare e persino ad uccidere. La sua avventura in Italia si trasforma di fatto in una continua fuga da Roma a Eboli per salire poi a Milano fino all’epilogo nella provincia bolognese.”Sono tanti i temi che si possono ritrovare nella storia di Mohamed, da quello del viaggio come illusione di una nuova vita, a quello dello spirito di sopravvivenza che porta l’essere umano a compiere azioni disdicevoli esclusivamente per raggiungere i propri obiettivi”.