CALCIO/UN QUASI LECCHESE ALLA GUIDA DELLA FIGC. “LUNEDÌ SARÒ REGGENTE. ELEZIONI AD AGOSTO”

PTavecchioONTE LAMBRO – Non è lecchese, ma poco ci manca. E soprattutto è uno dei personaggi del momento, nominato più volte dopo la disfatta della Nazionale di Cesare Prandelli ai mondiali brasiliani. Carlo Tavecchio, da Ponte Lambro, dop le dimissioni di Giancarlo Abete dalla presidenza della Figc-Federazione italiana giuoco calcio, è diventato il candidato numero uno per risollevare le sorti dello sport più amato dagli italiani. Già presidente della Lnd-Lega nazionale dilettanti, nonchè vicepresidente vicario di Abete, il dirigente partirebbe già da una base del 34% di consensi e potrebbe rappresentare una soluzione di continuità nella discontinuità.

“Per prima cosa però speriamo che il presidente ci ripensi e ritiri le dimissioni – afferma Tavecchio -. Nel caso in cui non cambi idea lunedì, durante il Consiglio federale saranno ratificate le dimissioni e ci sarà un periodo di reggenza fino ad agosto, quando verrà eletto il nuovo presidente”. Con ogni probabilità passerà proprio da lui la scelta del nuovo commissario tecnico della Nazionale che dovrà ripartire da zero dopo le delusioni brasiliane. “Però fino a lunedì abbiamo le bocche cucite su questo tema”.

Intanto assicura a Lecco e Olginatese che la prossima serie D sarà più ardua, ma anche costosa. “Lo scorso anno, in tutta Italia, abbiamo perso 200 società dilettantistiche – spiega -, questo perché i costi di gestione sono sempre maggiori e nei prossimi anni lieviteranno ancora”.

Dalla prossima stagione il massimo campionato dilettantistico sarà il quarto a livello nazionale. “È un bene per tutti: sia per il torneo, che vedrà più squadre provenienti da capoluoghi di provincia e regione, sia per tutto il movimento calcistico italiano. Anzi, bisognerebbe scremare ancora un po’ nel professionismo: ora sono 100 le società tra serie A, B e Lega pro, ma dovrebbero tagliare fino a un massimo di 60”.

Fabio Landrini