‘METASTASI’ A VALMADRERA, INTERROGATO MARCO RUSCONI: “MAI INTASCATO UN CENTESIMO”

rusconi marcoMILANO – “Non ho mai intascato nemmeno un centesimo, non ho favorito nessuno e certamente non ho aiutato gli uomini della ‘ndrangheta”. Così , 36enne ex sindaco di Valmadrera, interrogato per la seconda volta dal Gip del tribunale di Milano Alfonsa Maria Ferraro e in questo caso anche dal Procuratore antimafia della DDA Bruna Albertini. Un colloquio di un paio d’ore

Rusconi, detenuto dallo scorso 2 aprile nel carcere milanese di Opera ha confermato la sua versione dei fatti: non ha mai preso mazzette nell’ambito dell’affare del Lido di Parè, vicenda che ha dato la stura all’operazione “Metastasi“.

Niente “busta” da 5mila euro, insomma, anzi: l’ex sindaco ha ribadito che, una volta capito il rischio di infiltrazioni della mafia ha annullato la gara per la gestione del Lido – a costo (come avvenuto in realtà), di finire poi davanti al Tar.

Nulla di nuovo rispetto al primo interrogatorio, secondo il legale di Rusconi, l’avvocato Sergio Colombo che lo difende insieme al collega Enrico Giarda. Il collegio che patrocina l’ex primo cittadino di Valmadrera confida che venga accolta l’istanza per gli arresti domiciliari, avanzata nei giorni scorsi.

 

 

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