MARIO TROVATO A PROCESSO: FALSIFICO’ LA PATENTE?
CHIESTO IL RITO ABBREVIATO

LECCO – Avrebbe manomesso la propria patente di guida per questo motivo Mario Trovato, fratello del boss della ’ndrangheta Franco Coco Trovato, è alle prese con un processo per il reato di “falsità materiale commessa dal privato”. Il sospetto sorse agli agenti della Polizia stradale, quando fermarono l’uomo sulla SS36 tra Civate e Lecco per un controllo, tre anni fa. A far nascere dubbi il tagliando del rinnovo della validità quinquennale del documento.

Mario Trovato a dire il vero ha ora ben altro a cui pensare, essendo tra le persone arrestate, giusto un mese fa, dalla DDA di Milano nell’ambito dell’inchiesta ‘Metastasi’. Sarà forse per questo che davanti al giudice monocratico Gian Mario De Vincenzi, l’avvocato Luigi Taruselli in sostituzione del collega Marcello Perillo ha chiesto un rinvio del procedimento, anticipando la richiesta di rito abbreviato per il proprio assistito.
Detto fatto, il giudice ha accolto l’istanza, disponendo la sospensione dei termini di prescrizione sino alla prossima udienza che si svolgerà tra quattor mesi.

Non è la prima volta che Trovato ha grane a causa della guida, nel 2011 fu condannato a pagare una multa di tremila perché fu pizzicato a guidare senza patente, documento che gli era stato ritirato come pena accessoria collegata ad alcune condanne precedenti.