TRAFILERIA BRAMBILLA: PRODUZIONE BLOCCATA.
VENERDI’ LA RESA DEI CONTI

trafilerie brambillaLECCO – Da tre giorni hanno bloccato la produzione e contano di rimanere fermi sulle loro posizioni fino a venerdì. Gli operai delle Trafileria Brambilla non ci stanno. Dopo che i vertici della Celik Halat, azienda del settore dell’acciaio parte della holding Doğan che ha acquisito la storia impresa lecchese, hanno comunicato la loro intenzione di assumere solamente 50 lavoratori, riducendogli del 30% lo stipendio.

Una bella doccia gelata per i 75 dipendenti che dal nuovo piano industriale non si aspettavano una “sorpresa” del genere.

“Il 21 maggio c’è stato l’incontro con la Celik Halat – ha raccontato il segretario provinciale della FIOM lecchese, Diego Riva – ed è in quell’occasione che ci hanno profilato questo nuovo inquietante scenario. E’ evidente che non siamo d’accordo”.

Dal canto suo l’impresa turca ha proposto ai 50 lavoratori che intende assumere di sottoscrivere un verbale nel quale si dispone l’assunzione in cambio di una riduzione dello stipendio del 30%.

“Certamente non è una trattativa serena – ha spiegato Riva – il posto di lavoro fa gola a tutti in questo periodo, soprattutto. Quello che vogliamo è far capire all’azienda che non è giusto scherzare sulle paure delle persone”.

La situazione, ad oggi, è ferma al fatto che i 50 lavoratori, con in tasca un contratto di lavoro, hanno accettato di andare a colloquio e venerdì è la giornata del “dentro o fuori”, perché l’azienda vuole sapere se accetteranno o meno.

“Ciò che si avverte è la tensione e la paura delle persone – ha sottolineato Riva –. Ci sono 50enni che temono di non poter trovare un’altra occupazione e poi la maggior parte ha sulle spalle un mutuo, una famiglia da mantenere…insomma ognuno ha le sue difficoltà e tutti hanno bisogno di lavorare, come è normale che sia. E si avverte una brutta divisione tra i lavoratori. E a causarla è stata l’azienda che non ha voluto portare avanti la trattativa. Un’azienda – ha concluso – deve sapere che se lascia fuori 25 dipendenti questi lavoratori impugneranno in tribunale l’estromissione non legittima”.

Elena Pescucci