PICASSO, SE LA MOSTRA VA IN TILT PER “TROPPO SUCCESSO”

LECCO – Premessa necessaria: sempre meglio troppo che troppo poco. O “quasi sempre”, perché se l’oggetto di una esposizione sono opere grafiche nella maggior parte dei casi di piccole dimensioni e la tua sala non è il Louvre allora anche solo un centinaio di visitatori possono mandare il tutto nel caos.

PICASSO CAOS1Come accaduto, parzialmente, giovedì sera a Palazzo delle Paure in occasione dell’apertura serale – con visita guidata – della bella mostra di disegni di Picasso.

Inizio da paura, per stare “nel luogo”, poi la ressa e i possibili casini sono stati parzialmente leniti grazie alla pazienza della direttrice del museo e anche a quella dei presenti, ritrovatisi del tutto casualmente in una sorta di “collo di bottiglia” del tutto imprevisto ma in fondo prevedibile.

Sono le 21 e davanti al Palazzo comincia a presentarsi una piccola folla. Molti i giovani, diverse le lingue che si intrecciano all’ingresso della mostra; più che a Lecco pare d’essere in una grande città europea o americana. Ma a marcare di italianità la situazione c’è un intreccio di piccoli problemi, tipici dell’allegra disorganizzazione del nostro Paese, meraviglioso e un po’ cialtrone. Porte chiuse, anche dopo le fatidiche 21, addette all’interno con espressioni preoccupate (nessuno si aspettava di vedere decine e decine di persone accalcate là fuori), mormorii che iniziano a salire, complice anche il vento freddo che non rende lieta l’attesa. Poi finalmente le porte a vetri si spalancano ma subito corre la richiesta, per molti inattesa: “Avete prenotato?”. Tanti no, non avevano prenotato. E non sapevano nemmeno.

E poi manca la lista dei prenotati, che fatica ad arrivare. E’ il panico. Proteste dei molti convenuti “spontanei”, le impiegate che chiedono un improbabile “silenzio” per poter conferire al telefono poi finalmente ecco la direttrice della sala espositiva, la dottoressa Cattaneo, che con calma e presenza di spirito prova a mettere un po’ d’ordine.

PICASSO CAOS GUIDA

Ci sono ben 50 studenti del Politecnico “prenotati”, ma almeno altrettanti “italiani”. La visita guidata è al massimo proprio per 50 quindi c’è il rischio che i non studenti debbano saltare la loro esperienza picassiana. Alla fine i grupponi si dividono e con un po’ di ulteriore pazienza si riesce – ovviamente non al meglio – a gestire la doppia inattesa visita.

PICASSO CAOS2Della mostra, delle sue qualità e delle polemiche connesse abbiamo parlato in altri articoli. Per il caso specifico va comunque segnalata una certa disorganizzazione e una mancanza di chiarezza nella comunicazione, laddove in vari punti non si specifica che le visite guidate sono su prenotazione – e poi questo giovedì, a lato dei famosi 50 studenti, altre persone avevano segnalato in anticipo i propri nomi e sarebbe stato sufficiente coordinarsi un po’ tra uffici diversi per evitare la sommatoria esplosiva verificatasi soltanto per carenza di collegamenti.