EUROPEE: A LECCO I GD INVITANO
COFFERATI E BENIFEI

tondelli cofferati benifeiLECCO – Due generazioni di politici si sono incontrate ieri sera, 11 maggio, all’evento #KNOCKTHEVOTE, organizzato dalla Federazione Provinciale di Lecco dei Giovani Democratici, in vista delle imminenti elezioni Europee del 25 maggio, durante la quale sono stati presentati due dei candidati del Partito Democratico.

Intorno al tavolo erano infatti seduti Sergio Cofferati (66 anni) e Brando Benifei (28 anni), con la moderazione di Jacopo Tondelli, giornalista della testata online Wired.

La serata si è aperta con il vice Segretario Provinciale GD, Davide D’Occhio, che ha portato i saluti da parte di Alessia Mosca, capolista della circoscrizione nord-ovest del PD, la quale, sebbene invitata, non ha potuto essere presente per motivi personali.

In seguito ha preso la parola Fausto Crimella, Segretario provinciale PD, che ha sottolineato come, oltre alle europee, il 25 maggio nel lecchese si voti in circa 60 comuni, molti dei quali attualmente governati dal centro-sinistra, auspicandosi che tale numero non solo venga riconfermato ma anzi aumenti ancora e che si possano dare segnali di buon governo, tanto a livello comunale quanto europeo.

cofferati gd leccoNel suo intervento Cofferati ha esordito notando come mai prima d’ora fosse accaduto che, fra un’elezione e la successiva, le condizioni materiali delle persone siano peggiorate tanto. L’ex-sindacalista ha inoltre fatto presente che per un simile fenomeno sia necessario individuare delle responsabiltà, da attribuirsi ai conservatori, i quali, applicando le più rigide teorie liberiste, hanno pensato di poter risolvere la crisi solamente con politiche di rigore, causando l’aumento della povertà e della disoccupazione, nonché un maggiore indebolimento dei Paesi già più in difficoltà. Ad esempio la grande crisi del ’29 negli USA fu risolta con il New Deal, il quale prevedeva, sulla scia delle dottrine di John M. Keynes, massicci investimenti pubblici, in grado di creare nuova ricchezza e rilanciare così i consumi. I progressisti europei, con i socialisti del PSE in testa, vogliono seguire questa linea politica, mettendo in primo piano la crescita. Proposte concrete in questa direzione sono gli Eurobond  e la tassazione delle transazioni finanziarie. Tuttavia il vero problema è l’assetto istituzionale, che, così come concepito, limita l’azione del parlamento europeo, che non può legiferare.

benifei gd leccoBrando Benifei invece ha sottolineato come la politca debba discutere sì con i cittadini, ma non nella forma della falsa iperdemocrazia del M5S, bensì occupandosi di progetti fondati, con studi alle spalle. Il vero obiettivo deve essere quello di fornire un profilo politico alla Commissione Europea; la scelta fatta dai partiti di indicare il proprio candidato Presidente va proprio in questa direzione. Per il giovane spezzino innanzitutto bisogna scorporare gli investimenti produttivi dalla spese corrente, così da far respirare anche gli enti locali; in secondo luogo bisogna proseguire nel solco tracciato dal progetto Garanzia Giovani, realizzato con fondi comunitari, indirizzato al reiserimento nel mercato del lavoro dei cosiddetti NEET, vale a dire i giovani fino a 30 anni che non studiano, non lavorano né stanno seguendo percorsi formativi (tutte le informazioni nell’apposito sito).

In seguito si è parlato dell’uso dei fondi europei, di politiche comuni per l’immigrazione e dell’importanza dell’Europa unita per garantire la pace, almeno all’interno dei suoi confini: dopo secoli di sangue versato per futili motivi, per la prima volta nel continente europeo ci sono stati 70 anni di pace.
Un’Europa che, pur perfettibile, è considerata indispensabile da entrambi i politici, i quali, sebbene appartententi a due generazioni diverse, hanno un obiettivo comune: un’Europa politica che da sogno diventi finalmente realtà.

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 Michele Castelnovo