LA DELUSIONE CONTENUTA
DI MALGRATE: “AVEVAMO
PRONTO LO SPUMANTE…”

delusione malgrateseMALGRATE – Televisioni di tutto il mondo, tanti giornalisti, fedeli emozionati e cittadini in trepida attesa: al nome “Dominum Georgium…” pronunciato dal Protodiacono Jean-Louis Tauran che annunciava le generalità del nuovo Papa è prevalsa la contenuta delusione di una comunità che sperava veramente in una elezione tanto attesa e in qualche modo “annunciata” ma poi smentita dal conclave.

“Non nascondo che c’è un po’ di delusione” sono le prime parole di  Giovanni Codega, sindaco di Malgrate, che al bar dell’oratorio di San Leonardo non codega giannitrattiene l’amarezza per la mancata elezione di Angelo Scola, il papabile per eccellenza in questo conclave. “Abbiamo risparmiato due bottiglie di spumante – scherza per stemperare la delusione il primo cittadino –. Ora, dopo giorni di euforia, si torna alla solita routine”. In questi giorni il piccolo paesino sul lago di Como era stato preso d’assalto dai giornali e dalle televisioni di tutto il mondo. “Abbiamo goduto di fama planetaria nell’ultima settimana – afferma Codega – sicuramente per noi è un bel biglietto da visita, ci siamo fatti conoscere, un lato molto positivo soprattutto dal punto di vista turistico”. Se Scola fosse diventato il nuovo pontefice l’Amministrazione avrebbe organizzato parecchie iniziative. “Avevamo già alcuni eventi in cantiere – continua –, ma ovviamente ora sono superati”.

angelo colomboNel bar dell’oratorio si sono radunati i fan dell’arcivescovo di Milano, tra cui due cugini, Angelo e Chiara Colombo. “Speravo nella sua elezione – racconta Angelo –, ma se fosse stato dichiarato come il successore di Benedetto XVI non sarei mai andato in giro a vantarmi di essere un parente del papa. La Chiesa ha scelto diversamente, ha voluto dare una forte sterzata”. Secondo il cugino di Scola la pressione mediatica che il religioso malgratese ha avuto “non gli ha giovato, ha creato troppe aspettative”. “Sarebbe stato un ottimo papa – dice Chiara –, ma probabilmente è meglio così: già lo vedevamo poco, in caso di salita al soglio pontificio non lo avremmo più visto”. Angelo infatti ricorda di aver incontrato don andrea lotterioil cugino omonimo più di tre mesi fa. “Ci riceve volentieri, anche se, essendo pieno di impegni, gli incontri con lui durano sempre pochi minuti”.

Mostra tranquillità il parroco don Andrea Lotterio. “Non sono deluso – indica – se fosse stato scelto Scola per noi sarebbe stato un grande onore, ma le scelte dei cardinali vanno rispettate e seguite”.

 

 

Fabio Landrini – Silvia Ratti