ROMA – Anche i parlamentari entrano in azione (almeno a parole) sulla vicenda della frana del San Martino. Registriamo al proposito due prese di posizione da parte di esponenti della Lega e del PD.
Ecco i loro interventi “romani” di mercoledì.
PAOLO ARRIGONI – Senatore Lega Nord
“Frana il San Martino, da sempre osservato speciale per rischi smottamenti, e il traffico va in tilt. Non è possibile avere la provincia di Lecco tagliata in due e la Valtellina isolata. Basta con l’immobilismo dell’Anas”. Così il senatore della Lega Nord Paolo Arrigoni a seguito della frana di oggi sulla Statale 36 che ha portato ANAS e Polizia stradale a chiudere l’arteria con disastrose conseguenze per la viabilità.
“La Statale 36 ancora una volta ha mostrato la propria vulnerabilità. Il territorio non può più permettersi di subire conseguenze come quelle odierne da frane provenienti dal S. Martino, nel tratto tra Lecco e Abbadia Lariana, o da reiterati problemi di cedimenti strutturali della Galleria Monte Piazzo nel tratto tra Dervio e Colico”, prosegue Arrigoni. “La Provincia di Lecco, che Renzi vorrebbe sopprimere, con la propria rete viabilistica non può continuare a sopperire all’ennesimo default della strada di competenza di Anas – conclude Arrigoni – Il Governo deve subito intervenire e prendere anche in considerazione la proposta della realizzazione in galleria della Taceno-Bellano, che il gruppo della Lega Nord provinciale ha previsto nel PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) quale vera ed unica efficace alternativa per la Valsassina”.
VERONICA TENTORI – deputata Partito Democratico
“Siamo di fronte a due problemi: la messa in sicurezza del nostro territorio, ormai da considerarsi una priorità assoluta, e la fragilità del nostro sistema viabilistico” dichiara l’On. Veronica Tentori dopo aver appreso la notizia della frana del San Martino che ha oggi portato alla chiusura in via precauzionale della SS36. “Io e il collega Fragomeli stiamo già depositando un’interrogazione al Governo per sapere se non ritenga di intervenire per quanto di propria competenza al fine di affrontare in maniera definitiva la messa in sicurezza del territorio, con particolare attenzione al Monte San Martino e al tratto di interesse della Strada Statale 36, garantire la viabilità ed evitare situazioni emergenziali che si ripetono ormai da troppi anni in maniera ciclica”