CARTA VETRATA/IL CELESTE
E’ IN ROSSO: 49 MILIONI!

Il Celeste è in rosso. 49 milioni di euro!! Si, i 49 milioni di euro sequestrati, cautelativamente, dalla magistratura a Formigoni è la notizia che più si mormorava oggi, tra noi casalinghe in preda alla quadratura dei centesimi, tra le bancarelle del mercato.

49 milioni!! E non fa nemmeno l’idraulico. Da non credere.

Questa città, questa bella città, in questi ultimi giorni è stata preda di una congiunzione astrale di negatività che nemmeno Wanna Marchi con il suo sale…

Prima il bubbone Metastasi con ripieno di ‘Ndrangheta da sotterrare un bisonte, ora questo sequestro che milione più, milione meno è pari all’intero bilancio del Comune di Lecco….

Se non fosse stata ora di tornare a casa a cucinare mi sarei fermata volentieri – anche solo poi per raccontarvelo – ad assistere al parapiglia che stava andandosi a creare quando l’ambulante del banchetto dei fichi secchi ha deciso di discutere animatamente con quello degli specchietti per allodole su: “Il sindaco è una persona per bene, Lecco è una città per bene, i cittadini di Lecco sono per bene” diceva uno dando sulla voce a quell’altro che mica ci credeva tanto.

“Ma el Formigu l’è miga anca lu de Lecch come el sindech? Ciamela na città per be, se l’era de palta alura sera in giro coi mutande culurà de verd?”…

49 milioni di euro di sequestro. Il Celeste dice in realtà di avere solo un conto con un saldo positivo di 18 euro e un altro addirittura in rosso di ben 75mila euro. Due appartamenti lì a Lecco in Via Carlo Cattaneo insieme ai fratelli e un pied à terre di 36 metri quadri a Sanremo.

Piccolo, e ha tenuto a ribadirlo, in periferia. Quasi fuori Sanremo. In fondo c’è da credergli, il comune confinante si chiama giustappunto Ospedaletti.

Pur detronizzato, inquisito, e pure economicamente rovinato, il Celeste, continua a sillabare, nella penombra che evidentemente prelude al trapasso politico, il suo solo mandato testamentario:

f
E’ vero, in prossimità della fine gli uomini ricordano, della loro vita, solo l’essenziale; certe ultime volontà del fu equivalgono a una vera e propria confessione: niente e nessuno ispirò la parabola politica, se non l’ossessione di annientare gli invidiosi e quelli dall’animo meschino.

Sono cose che succedono quando la fede si trasforma in vuota burocrazia dello spirito.

Fatturata o meno

carta vetrata firma

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