OPERAZIONE “CLARISSA 2”:
IN MANETTE SPACCIATORI
DI COCA E HASHISH

LECCO – Sgominato un traffico di droga tra Lecco, Bergamo, Brescia Monza e Milano. Importante operazione della squadra mobile della Questura lecchese che ha eliminato un vasto giro di stupefacenti in mezza Lombardia organizzato da marocchini. Dopo l’operazione Clarissa, nella primavera 2010, gli agenti hanno proseguito a indagare aprendo così una nuova operazione, denominata Clarissa 2 iniziata nel novembre 2010 e terminata a maggio 2011. Le indagini, nei sei mesi in cui si sono protratte, hanno portato a dieci arresti in flagranza di reato, altrettanti rinvii a giudizio, di cui otto cittadini extracomunitari e due italiani, tre denunciati a piede libero e 40 segnalati alle prefetture come consumatori.

ARRESTATI MOBILE

Oltre a nove ordinanze di custodia cautelare emesse venerdì mattina, comminate a Mohammed Ammerti, all’aeroporto di Orio al Serio mentre si stava imbarcando per l’Olanda, Hicham e Rachid Boughlem (a Gazzaniga), Moustapha Chamanti El Houdari a Nuoro e Mohammed El Hassini a Verdello (in provincia di Bergamo), oltre ad altri quattro soggetti latitanti e irregolari sul territorio italiano.

Nel corso dell’attività investigativa erano stati tratti in arresto Abderrahim Baba, Taoufik Buouhafss, Bouzekri Chiba, Cherki Echchami, Khalid El Khattabi, Mohammed Ennaji, Essakhi El Zine, Nouredine Essaidi, Youssef Moutawakil e Abderrahim El Zine.

Inoltre gli uomini della Mobile hanno sequestrato 500 grammi di cocaina, dal valore di circa 450mila euro, tre chilogrammi di hascisc (circa 80mila euro), un chilo di sostanza da taglio e 30mila euro in denaro.

QUESTURA CS 7 APRILE 14

“Le indagini sono iniziate ad Arluno – spiega l’ispettore Antonio Verbicaro -, ma poi abbiamo interrotto questo filone perché c’erano già i carabinieri sul pezzo. Siamo passati quindi alle province di Lecco e Bergamo dove abbiamo arrestato alcuni soggetti e segnalato gli acquirenti. Ci siamo spostati così nelle zone di Brembate e Trezzo sull’Adda, dove abbiamo fatto anche un’irruzione in un bar”. Non si è trattato di una vera e propria organizzazione, ma “piccoli gruppi che si coalizzavano”.

Nel Lecchese gli spacciatori agivano ad Airuno, specialmente nella zona della stazione e sulla strada. “Venditori e clienti si ritrovavano in automobile e allora avveniva lo scambio – prosegue Verbicaro -. Le indagini sono state portate avanti solo da noi, con qualche aiuto logistico dalle altre questure”. Iniziata dall’ex capo della mobile Silvio Esposito, ora è Marco Cadeddu a raccogliere il testimone. “Questa è una della più importanti operazioni della nostra Questura – afferma il dirigente -, c’erano circa 50 cessioni giornaliere tra Lecco, Bergamo e Milano. La cocaina è ancora un mercato fiorente e i consumatori sono persone di tutti i tipi: operai, studenti e professionisti. C’era chi comprava abitualmente, chi di rado, chi per tristezza”.

Tutti gli uomini fermati dovranno rispondere dell’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.