LA LETTERA/”VILLA MONASTERO, DECLINO ANNUNCIATO?”

Egregio Direttore,
ora che la camera dei Deputati ha scritto la parola fine sul destino delle Province, almeno come le abbiamo conosciute fino all’altro ieri, Villa Monastero ha aperto la nuova stagione con la sua tradizionale e un po’ incartapecorita attività. Sta però tentando di organizzare una serie di eventi che dovrebbero garantirne l’esistenza anche dopo EXPO 2015, che potrebbe vederla fra i protagonisti più accreditati  sul territorio a Nord di Milano. In tal senso a Villa Locatelli è stato licenziato il solito protocollo d’intesa. Basterà?

E’ risaputo che la modesta attività convegnistica della Villa difficilmente potrà sbarcare oltre i ristretti confini lacustri, almeno finché non si risolve quel problema di accoglienza che da sempre ne ostacola il consolidato e auspicato decollo internazionale. E’ vero che i visitatori del giardino e della casa museo sono aumentati nell’ultimo anno ma il merito di questo risultato è sostanzialmente da ascrivere alla possibilità di parcheggiare nel nuovo silos, voluto dalla locale amministrazione comunale, proprio di fronte all’antico monastero.

La ristretta capienza dell’unica sala congressi della Villa e i soli mesi di
attività legati alla buona stagione, limitano non poco la concretizzazione di eventi con i numeri richiesti dalle grandi agenzie turistiche e convegnistiche. E’ l’autentico tallone d’Achille della struttura ma almeno per ora, con le casse vuote e con la regnante incertezza istituzionale, non si vede come lo scoglio possa essere superato. E’ infatti risaputo che in molti scelgono l’autorevole contesto per i loro meeting, soprattutto perché possono abbinare il godimento delle bellezze paesaggistiche alle altrettanto splendide attrazioni del giardino, poco visitabile invece quando è sferzato dai venti del lago, nei mesi più freddi.

L’attuale stagione già iniziata a Villa Monastero ma anche il medio termine avrebbero potuto partorire qualche risultato di rilievo se non si fosse voluta l’inutile e traumatica chiusura dell’omonima Istituzione. L’invidia è una brutta bestia!! Sarebbe bastato proseguire sulla via indicata da chi, nel recente passato, aveva saputo dare un salutare scossone imprenditoriale all’ammuffito e rituale  menage dello storico compendio organizzando eventi del calibro dell’indimenticato “Festival della Fisica”, attrezzando la Villa con qualificanti servizi che, comunque, le consentiranno di affrontare nel migliore dei modi le  sfide del terzo millennio, anche dal punto di vista mediatico e tecnologico. Scusate e è poco!!

Lettera firmata