APPALTI “PILOTATI” NELLA SANITA’, CHIESTO IL PROCESSO
PER IL LECCHESE BOSCAGLI

BOSCAGLI GIULIO
Giulio Boscagli

MILANO – Durante l’udienza preliminare davanti al Gip di Milano Maria Cristina Mannocci, il Pubblico Ministero Tiziana Siciliano ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex assessore regionale Guido Boscagli (lecchese), dell’ex direttore generale della Sanità lombarda Carlo Lucchina, dell’ex capogruppo Pdl in consiglio regionale Paolo Valentini e di altri otto imputati. L’inchiesta è quella sulle presunte irregolarità negli appalti per la telemedicina in alcuni ospedali lombardi. La Regione si è costituita parte civile.

L’accusa, a vario titolo, è di turbativa d’asta e corruzione. Il gip deciderà il prossimo 28 maggio sulle richieste di rinvio a giudizio, su due patteggiamenti già richiesti e sulle istanze dei legali volte ad ottenere l’incompetenza territoriale del Tribunale di Milano, con trasferimento del procedimento a Monza e Mantova, dove sarebbero avvenute le irregolarità principali.

Il focus dell’inchiesta è sui presunti appalti pilotati nell’ambito del progetto “Telemedicina”, assegnato alla Multimedia Hospital incaricata di installare un canale TV a circuito chiuso con informazioni sanitarie e pubblicità in 26 ospedali del territorio e per dei contratti assicurativi e di brokeraggio sempre nelle aziende ospedaliere. Lucchina, Boscagli, Valentini e altri avrebbero organizzato secondo l’accusa riunioni al Pirellone per orientare l’assegnazione degli appalti alle società March Italia e Gbs (politicamente “vicina” al centrodestra). Giulio Boscagli ha sempre respinto le accuse.