C’E’ LA CRISI, IL COMUNE
VENDE LA SUA SEDE: CINESI PRONTI A RILEVARE PALAZZO BOVARA

PALAZZO BOVARA LECCOLECCO – L’amministrazione comunale di Lecco ha rifatto i conti e ha scoperto che, tra svendite di aziende tipo LineeLecco, diminuzione dei trasferimenti dallo Stato, crisi dell’edilizia con conseguente crollo delle entrate da oneri di urbanizzazione e altro ancora, si è aperta un’autentica voragine nei conti di Palazzo Bovara.

Ed è proprio la bella sede del municipio accanto alla stazione ferroviaria a rappresentare la possibile soluzione del “rosso” nel bilancio comunale.

Circa dieci milioni di euro che, se introitati a breve, potrebbero salvare Lecco dal fallimento della sua macchina amministrativa.

CAFFE DIAZ FRONTE MUNICIPIOSono in corso trattative – assolutamente top secret data la delicatezza della situazione – ma il nostro giornale è in grado di anticipare che esiste una proposta importante e “cash“, molto vicina alla cifra necessaria per rilevare lo storico palazzo dove ha sede il Comune: si tratta di una società cinese, specializzata in compravendite immobiliari. Curiosa la modalità del primo abboccamento: la “dritta” relativa alle difficoltà finanziarie del municipio sarebbe stata colta al volo durante una conversazione avvenuta nel baretto giusto di fronte agli uffici di Brivio; un locale che da qualche tempo è gestito proprio da una famiglia cinese, che evidentemente ha “mangiato la foglia” e informato la C. H. F. C.China House & Fish Company, un colosso di Shanghai con un portafoglio di oltre due milioni di immobili tra Oriente, Europa e Stati Uniti.

palazzo bovara bandiere mezz'astaGli emissari della compagnia multinazionale sono stati in questi giorni a Lecco dove hanno incontrato in gran segreto il sindaco e un paio di assessori. Sapevano tutto, delle condizioni critiche del bilancio comunale, dei prezzi al metro quadro in città e del fatto che il borgo manzoniano è pieno di case sfitte e spazi inutilizzati. Per questo, pare abbiano tirato sul prezzo; sembra che l’assessore Volontè abbia alzato la voce, riuscendo a riportare la trattativa su binari favorevoli al Comune dopo che Brivio stava cedendo alle richieste di ribasso degli immobiliaristi cinesi.

MORIZIOUna curiosità: secondo ambienti di Palazzo Bovara si sarebbe sfiorato l’incidente diplomatico quando gli agenti della Polizia Locale hanno avvisato il loro comandante della presenza di alcuni “extracomunitari” davanti al municipio – apparentemente “nullafacenti”. In realtà, la delegazione della C.H.F.C. era in anticipo sull’appuntamento e attendeva in strada l’apertura degli uffici; tutto si è risolto quando Brivio e gli assessori sono arrivati sul posto all’ora convenuta, fermando Franco Morizio che stava controllando i documenti dei businessmen orientali, ai quali aveva già fatto aprire le valigette alla ricerca di fiori, dvd e merce contraffatta.