“NON ABBANDONIAMO LECCO
AL DECLINO”. TARES E AFFITTI
PIEGANO IL COMMERCIO

boscagli, ciresaLECCO – Giovedì sera a Palazzo Falck un importante confronto chiesto dai consiglieri lecchesi del Nuovo Centrodestra Filippo Boscagli e Antonio Pasquini, con la presidenza di Confcommercio. L’incontro ha fatto riemergere tutto il dramma del momento storico che sta attraversando Lecco, una crisi economica che sta portando all’evidente impoverimento del territorio con intere zone della città dal desolante panorama di capannoni e negozi serrati.

“È drammatico vedere il dato del 41% di giovani disoccupati e moltissimi di questi – sottolinea Boscagli – con ancor meno della nostra età quasi costretti a fuggire dal Paese. Lecco oltre al metalmeccanico è fiorita per la sua capacità di commercio. Com’è possibile non capire che il 16 dicembre, data ultima della TARES, per alcuni negozi e ristoranti sarà quasi un giorno di lutto con migliaia e migliaia di € da sborsare? Aumenti pazzeschi, che piegano un’economia in crisi, di fronte ad un’amministrazione che sembra aver tirato i remi in barca sulla possibilità di venire incontro ai lavoratori sul tema delle tasse locali. <Così è, così deve rimanere> non è una risposta accettabile.”

“Abbiamo evidenziato come non sia sostenibile l’attuale politica degli affitti – prosegue Pasquini – e abbiamo la ferma intenzione di intervenire, incentivando la possibilità di seguire alcune buone prassi di altre città simili alla nostra sulle quali abbiamo predisposto un importante ordine del giorno. È surreale che ci sia addirittura chi ha spostato la propria attività a Milano perché Lecco aveva costi di gestione eccessivi.”

“Abbiamo chiesto questo incontro con il Presidente Peppino Ciresa, che ringraziamo per la disponibilità, – conclude Boscagli – perché i commercianti rappresentano un’importantissima fetta della nostra città, che pochi ricordano esser stata famosa per il proprio mercato già nei secoli scorsi, che ogni mattina alzando le saracinesche e rimboccandosi le maniche produce lavoro per tutti. Un mondo che sembra in questo periodo sia stato tanto tartassato quanto dimenticato. Proprio per questo è impensabile che non si faccia di tutto per favorire un patrimonio economico che sta soffrendo oltremodo impoverendo l’intera Lecco e gli spazi vuoti dell’Isolago ne sono una drammatica testimonianza.”