A CALOLZIO IL PIANO DIRITTO ALLO STUDIO, LUNEDÌ UN’ALTRA DISCUSSIONE

CALOLZIOCORTE – La commissione servizi alla persona, cultura e scuola, convocata per la serata di lunedì 28, ha messo nero su bianco i punti cardine del piano per il diritto allo studio del prossimo anno scolastico.

Alla presenza della dirigente dell’Istituto Comprensivo di Calolziocorte Sabrina Scola, i componenti della commissione hanno evidenziato i temi salienti del piano, che sarà parte di un consiglio comunale straordinario lunedì 4 novembre, in cui verranno discussi nello specifico “sviluppo del sistema scolastico e progettualità, manutenzione e gestione delle strutture scolastiche, forme di collaborazione tra Comune e Scuola”.

Il documento si apre con una panoramica delle sezioni di tutti gli istituti coinvolti, che ammontano a 21 per le scuole primarie dell’istituto comprensivo e 5 per la “Cittadini”, mentre sono 15 e 5 per la secondaria di primo grado.

Le spese totali per il mantenimento dei plessi scolastici raggiungono i 345mila euro nel 2024, inferiori ai quasi 374mila euro raggiunti nel 2023. La previsione 2024 per le spese di tutti gli istituti (infanzia, primarie e secondarie, esclusa la paritaria) supera i 501mila euro, ben oltre i 483mila registrati nel 2023.

L’istituto comprensivo disporrà di fondi assegnati per “coprire costi di struttura e funzionamento, integrare le attrezzature e gli arredi da mettere a disposizione dell’Istituzione Scolastica e/o realizzare piccole attività di manutenzione e per i progetti definiti dai competenti organi collegiali”; questa somma verrà suddivisa in “un acconto del 40% erogato subito, un ulteriore acconto pari al 40% erogato dietro rendicontazione di una somma pari almeno al 80% del primo acconto e il saldo erogato entro 3 mesi dalla chiusura dell’anno 2025, alla presentazione del rendiconto definitivo (comprensivo dell’elenco dei progetti realizzati e dei relativi risultati) che dovrà rispettare le percentuali di ripartizione dei costi definite”.

Un tema delicato per l’amministrazione è quello dei trasporti: è stata mantenuta la convenzione con il Comune di Monte Marenzo per garantire l’accesso gratuito al servizio di trasporto verso la scuola locale ed è stata confermata la possibilità di richiedere il rimborso dell’abbonamento ai mezzi per le famiglie con un Isee inferiore ai 25mila euro residenti nelle frazioni collinari.
“Il servizio, che prevede l’accompagnamento di questi ragazzi, andrà ripensato – spiega il vicesindaco e assessore Aldo Valsecchi -. Il servizio riguarda complessivamente 8 bambini iscritti a Lorentino, 3 alla primaria del Pascolo e 8 alla primaria di Carenno; tra questi alcuni lo utilizzano saltuariamente e i volontari disponibili sono in numero ridotto e in diminuzione, con conseguente incremento dei costi a carico dell’amministrazione”.

L’opposizione ha ventilato una soluzione alternativa: nelle parole delle consigliere Anna Bruna Frigerio e Wilna De’ Flumeri, “sarebbe più utile un riconoscimento economico alla famiglia disagiata che non avrebbe a disposizione mezzi alternativi, piuttosto che un bus organizzato con queste difficoltà; è necessario intercettare i bisogni di questi utenti tramite sondaggi o altri mezzi”.

Al capitolo dell’assistenza educativa scolastica, Valsecchi ha segnalato 61 ragazzi seguiti, 2 in meno rispetto al 2023: per quest’anno scolastico si è osservata anche una diminuzione delle ore di assistenza erogate, da 327 a 322, con una spesa di 282mila euro segnata anch’essa dall’aumento Istat.

In merito all’assistenza agli alunni, Valsecchi ha commentato positivamente la figura dell’educatore di plesso, apprezzata anche da Scola e dalla minoranza: inserita lo scorso anno, questa tipologia di insegnante non è destinata a seguire un solo alunno con disabilità o disturbi dell’apprendimento, ma può adattarsi a seguire anche un gruppo di studenti o una classe in attività specifiche, andando ad integrare il lavoro dell’insegnante.

Valsecchi, a conclusione della presentazione, ha evidenziato: “Il Comune sta investendo molto per offrire agli studenti e alle loro famiglie la massima qualità, ma bisogna considerare che è complicato reperire e destinare tutte le risorse richieste”.

Michele Carenini