LECCO – Consegnata ufficialmente alla città, martedì mattina 22 ottobre, la nuova palizzata ai margini della mulattiera della storica Via Crucis che porta al santuario della Madonna della Rovinata, a Germanedo. La consegna con una semplice e amichevole cerimonia che ha visto presenti anche il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, la presidente e il direttore della Fondazione comunitaria del Lecchese, Maria Grazia Nasazzi e Paolo Dell’Oro, nonché Franco Defilippi, che con una consistente donazione in memoria del padre Francesco ha consentito l’esecuzione dell’opera, come da ieri ricorda una targa posta all’inizio della mulattiera.
L’installazione della palizzata è stata curata nei mesi scorsi – tra il novembre del 2023 e l’ottobre 2024 – dal Gruppo Amici del Santuario Madonna della Rovinata, impegnato da tempo nella manutenzione e nella valorizzazione della Via Crucis e della chiesetta che chiude il percorso sacro, meta ancor oggi della devozione popolare dei lecchesi ma pure di non pochi immigrati in particolare dei Paesi dell’Est.
Coordinati da Sergio Anghileri, che si è occupato anche della scelta dei materiali e della direzione dei lavori, gli “Amici” in una decina di mesi hanno realizzato l’opera che consente ai meno giovani e ai meno sportivi di raggiungere con maggior sicurezza e tranquillità il santuario: si tratta di Luciano Losa, Dario Nasatti, Carlo e Cristiano Villa, Roberto Colombo, Claudio Naperotti, Giovanni Conti, Paolo Tagliaferri, tutti pensionati che si sono alternati lungo la Via Crucis per allestire il manufatto, benedetto insieme alla targa che ricorda la donazione Defilippi il 15 settembre scorso in occasione della festa della Madonna Addolorata della Rovinata.
Per completare la palizzata sono stati utilizzati circa 400 metri lineari di legno, poco meno di 3.000 viti di fissaggio, 270 squadrette di sostegno zincate e 135 porta pali pure zincati a fuoco, così che in futuro i pali deteriorati potranno essere sostituiti con estrema facilità senza dover intervenire sul fissaggio nel terreno; posizionati infine 135 pali verticali del diametro di 80 mm, trattati in autoclave e verniciati con due mani di impregnante per garantire la loro maggiore durata nel tempo. Sergio Anghileri ha illustrato tempi e significato dell’iniziativa, ultimo gesto di una ultracentenaria tradizione che vede i parrocchiani e più in generale gli abitanti del rione costantemente impegnati a conservare e a valorizzare il loro “tesoro” di fede arroccato sul monte, con la Madonna dall’alto a proteggere il quartiere e l’intera città.
E a nome della città il sindaco Gattinoni ha elogiato i volontari che tanto si sono dati da fare per la realizzazione della palizzata, così come ha cordialmente ringraziato Franco Defilippi per la donazione economica che ha reso possibile l’intervento. Gattinoni ha auspicato nuovi obiettivi per il Gruppo Amici del Santuario Madonna della Rovinata, rilanciando la vecchia idea del ponte della Rovinata, a collegare le due sponde del Bione nella vallata sottostante il santuario.
Maria Grazia Nasazzi dal canto suo ha sottolineato la vicinanza della Fondazione comunitaria del Lecchese (che pure ha messo a disposizione risorse economiche per completare l’opera) a questo genere di iniziative, ribadendo la disponibilità della Fondazione a farsi punto di riferimento per quanto si muove anche spontaneamente nel sociale: “Non sempre possiamo risolvere i problemi, ma certamente possiamo contribuire a farlo”.
Da ultimo i ringraziamenti di Franco Defilippi, che ha ricordato come l’idea della palizzata sia venuta notando le difficoltà del padre Francesco nell’occasione di una salita al santuario: di qui la decisione del contributo economico e il coinvolgimento degli “Amici” in un’opera ora a disposizione di chiunque voglia raggiungere la Rovinata.