CARTA VETRATA/CONTROREPLICA
SUL CASO LEUCI:
“SEGUIRE LA TRAIETTORIA”

LECCO – Ho letto la replica delle RSU di Leuci alla mia carta vetrata. Una prima cosa di poco, pochissimo conto: l’acronimo che uso per firmare gli articoli di Carta Vetrata (non sono tutti miei) è solo un espediente giornalistico, è un dito che indica la luna non una mano ritratta dopo il volo del sasso.

Vale la pena, anche per voi, per tutti noi in realtà, seguire la traiettoria, sia che sia del sasso sia che sia verso la luna. La rubrica si chiama Carta Vetrata, non Make up, va tenuto in conto. Privatamente uso più il secondo, ma qui è più efficace essere un poco ruvidi. Una donna ruvida. Quindi lasciatemi quella firma, ma privatamente potete chiamarmi Silvia o Lucia. Per oggi può bastare.

Veniamo invece all’abito, al mio e al vostro.

Non è retorica, come una donna apprezza i complimenti, se son galanti, anch’io apprezzo la vostra risposta. Non so se converrete con me ma, a parer mio – mi son permessa di discuterne anche con mio marito prima che uscisse per portare a scherma nostro figlio – il mio intervento (qui su www.lecconews.news) ha fatto di più che 20 articoli sulla Leuci usciti sulla stampa. Ha permesso a voi, con la vostra replica, di dire quello che finora, mi pare, non è mai stato detto, ne letto.

Ho qualche anno di troppo e nemmeno la mia Brianza è più quella di una volta, ma il femminismo è stato l’avanguardia pensante della più importante e avvincente battaglia culturale del secolo scorso perciò mi arrogo la presunzione di credere, e di dire, che è dovuta arrivare una signora, una donna, per farvi dire quello che da anni dovevate dire.

Non (solo) davanti alla Vostra fabbrica ma davanti alle persone. Alle persone come me che non militano, ma leggono, pensano, si vogliono fare un’idea (prima dei figli, vale per me, ero una donna in carriera, ma Milano è ancora un altro pianeta).

Perchè io certamente non sono mai venuta lì (come mi rinfacciate) ma nemmeno voi da me. E io, pur essendo una casalinga (inacidita), vado in giro, vedo gente, e non sempre, ma spesso, sono anche a Lecco. E non mi pare, non mi pare proprio, di avervi visto così spesso. Posso dire mai? E non mi pare che ci siano, una volta le chiamavamo “le masse” al vostro seguito.

Sono straconvinta, soprattutto dopo la vostra replica alla mia, sia benedetta, che è colpa delle masse (di queste associazioni, partiti, istituzioni, movimenti, sindacati che non son più in grado, credibili, per coinvolgerle).

Proviamo a fare un passo avanti?

Potete rispondere anche indirettamente in conferenza stampa (non vogliatemene non ci sarò, esce Lorenzo da scuola poco dopo e poi vi immaginate se fossi l’unica donna, truccata, borghese, li da voi?) ecco sperando che poi i giornali ne riportino il senso, potete rispondere ad alcune domande che non sono contenute nella replica?

Nel vostro Progetto, quello rimasto dall’iniziale, dopo le modifiche in base alle esigenze delle imprese interessate e alla parte accantonata (sic!) per il mancato contributo regionale di 300.000 euro, mi sembra di aver capito che: ci sono tutti i soldi per realizzarlo, le imprese che lo realizzano, i lavoratori che lo fanno camminare, ma manca solo l’Area dove farla questa produzione. Giusto?

E’ obbligatorio quini, mi chiedo, che sia lì in Leuci? Perchè? Non ci sono altre opzioni?

Il Proprietario della Leuci ha detto che l’offerta per l’affitto dell’area è stata del 50% inferiore alla richiesta. E’ vero? Ci sono carte che lo provano? Perché la politica ha, l’altro giorno, mollato in toto senza denunciare tutto questo? Infine, questo Progetto, questi nuovi prodotti innovativi, le imprese interessate che avete al vostro fianco, lo realizzeranno altrove anche senza voi o rimarrà solo sulla carta?

Vi auguro buona fortuna.

Come dite voi? Hasta la victoria, siempre. (questa l’ho copiata da internet) e permettetemi di regalarvi questi link e questo video.

Con ruvido rispetto e riconoscenza

C. V.

http://comune-info.net/2013/07/imprese-autogestite-reinventare-la-vita-dal-lavoro/

http://ilbureau.com/dalle-ceneri-alla-fabbrica/

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